los migol bolo insider

Los Migol – BOLO Insider

Gli artisti raccontano le città e le città raccontano gli artisti.
City Insider è la rubrica in cui chiederemo ai protagonisti delle scene locali di raccontarsi attraverso tre luoghi che sono (o sono stati) punti di riferimento per il loro percorso artistico e personale.

Episodio 12 – Los Migol

Facente parte del collettivo Zoorap che è uscito con un album qualche mese fa, Los Migol è un giovane rapper bolognese che pian piano si sta facendo strada. Particolarmente affezionato al freestyle, a cui deve molto per il suo percorso di crescita artistica, è già salito anche su qualche palco ad infiammare il pubblico con il suo rap crudo.

Sala suoni di Calderino

sala suoni di calderino

Questo è in assoluto il luogo dove ho iniziato a sperimentare il rap, in cui ho avuto modo di muovere i primi passi dal mettere le mani su un mixer o imparare a settarmi il microfono. È un centro giovanile aperto a tutti, gratuito, ed è ancora oggi attivo sotto le scuole medie di Calderino. Un punto di aggregazione che ha contribuito realmente a togliere un po’ di persone dalla strada. Mi è servito molto dal punto di vista umano per il fatto di sentirmi accettato senza bisogno di strafare, mentre dal punto di vista artistico perchè al suo interno aveva questa sala prove con una batteria, un mixer e due microfoni. A quei tempi scrivevo poco per cui principalmente passavo il tempo a fare freestyle. Quei 4 anni di allenamento mi servirono poi per la prima battle a cui mi iscrissi e questo ci porta al secondo luogo…

Sottotetto

sottotetto bologna

Il primo motivo per cui ti nomino il Sottotetto è perchè è stato il campo di prova per la mia prima battle che andò anche molto bene. Inizialmente non ci volevo andare: ricordo che Reperto raccoglieva le iscrizioni, s’iscrissero circa una quarantina di MC e io fui proprio l’ultimo nome perchè ero arrivato in ritardo (e forse questa cosa mi ha portato fortuna). Il secondo motivo è perchè è stato la culla degli eventi di Arena 051 e questi eventi mi hanno portato ad avere una visione della cultura Hip Hop diversa da quella che avevo prima. Senza di essi io non sarei Los Migol, non avrei mai colto certe sfumature e non avrei alcuni valori che sono, a mio parere, fondamentali per l’Hip Hop e per lasciare qualcosa di vero agli altri. Il mio gusto musicale e l’approccio che ho quando rappo lo devo molto al Sottotetto e ai ragazzi di Arena.

Parcheggione di Casalecchio / Casa della Conoscenza

casa della conoscenza casalecchio

Una volta quando facevo il diurno alle superiori era un punto di incontro all’esterno di una biblioteca per tutti i freestyler giovani di Bologna. Ai tempi esistevano già gli eventi facebook e tutto il resto, però c’era ancora quella parte di magia del passaparola: ti beccavi e ti confrontavi su chi aveva sfidato chi e poi dimostravi quello che avevi imparato. Tutte le mattine e tutti i pomeriggi, mentre si aspettava l’autobus, si faceva freestyle: gente come Frenk è passata da lì. Nascevano battle dal nulla e ci sfidavamo veramente tanto, un cerchio di sangue. Secondo me chi è rimasto da quel periodo è tuttora molto forte. Ci sono passati anche regaz che ora non rappano più ma che erano forti. A un certo punto cominciava a venire anche chi non doveva prendere lì l’autobus solo per fare il cerchio di freestyle.

Infine una menzione speciale per San Donato: io non sono di San Donato, non mi sento di rappresentare San Donato, ma è un quartiere che ho da sempre vissuto e lo sento un po’ come la mia seconda casa. Ha quel mordente che riesce a trasmettermi la cazzimma di rappare. San Donato trasuda Hip Hop dai muri infatti lì ho avuto molti input visivi nel vedere tutti quei graffiti.