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Zame: tra trap e sincerità, l’intervista

Si intitolano Tokyo e Anime il nuovo singolo di Zame, pseudonimo di Marzio Fornieri, pubblicati a
distanza di un mese su tutte le piattaforme digitali per Richveel, etichetta indipendente, e distribuito
Believe. Entrambi tracciano un percorso ben preciso, fatto di contaminazioni sonore e culturali, con particolare attenzione per l’Oriente e il Giappone in modo particolare. Noi di Futura 1993 abbiamo
deciso di approfondire Tokyo, vero spartiacque di tale immaginario.

“Questo singolo per me è un salto nel vuoto: non è mai successo che mostrassi il mio lato più sensibile e Poli Ok ha saputo seguirmi alla perfezione.
Nella mia testa Tokyo è il posto nel mondo dove ti scordi del resto e non guardi l’ora al cellulare. Dedicala a chi ti fa star bene con poco, a chi non ti giudica e a chi ti fa sentire amato.”

Nel brano c’è anche la partecipazione di Poli Ok, uno degli esponenti in maggiore ascesa della trap
capitolina. La canzone è prodotta da Zazzi, con il mix master di Dr Wesh e l’artwork di Sick Alex.
Fin dal primo ritornello si viene proiettati in un mondo nuovo, dove Tokyo diventa un altrove per
discostarsi dal dolore e dall’odio che si vivono in questi giorni. Grazie all’amore, tutto e tutti perdono
d’importanza e solo i legami che contano hanno un vero valore.“Tokyo” è una love song con
arrangiamenti e testi minimali, semplici, efficaci, dove la trap e il pop si uniscono alla perfezione.

“Siamo pieni di amore/ e pieni di dolore/ abbiamo ferite sul cuore”, canta l’artista nel suo singolo, per
puntare il riflettore sulla sincerità dell’amore, un sentimento che permette di far tralasciare le cose futili
e di concentrarsi solo sull’affetto delle persone care.
Zame è un trapper classe 1996 di Roma ed è fortemente influenzato dalla moda e dallo streetwear
asiatici, infatti è stato capace di crearsi un immaginario unico nel nostro panorama, utilizzando le
mascherine in tempi non sospetti. Ha iniziato il suo percorso nel 2018 pubblicando “10 MLN”, “Wi
Fi”, “Ninja”, “Ti xdono” e “Unico Vero”. In poco tempo è riuscito a farsi notare un po’ in tutta
Italia.
Dal 2019 ha pubblicato diversi singoli, tra cui “Muovi quel culo freestyle”, “Fatti mandare dalla
mamma”, “Esercito freestyle” e “Korean”.

Sempre nel 2019 è entrato con decisione nel rap game italiano con i singoli “Moda”, “Dissing”,
“Stile”, “Danza del Cash” e “Hype”. Le tracce e i videoclip mostrano un’estetica curata nei minimi
dettagli che enfatizzano la qualità del progetto.
Nel 2020 Zame ha pubblicato il suo primo album “Cozygang Vol.1” che ha già superato il milione di
streams complessivi. Un sound trap e temi come l’autocelebrazione, l’amore per il lusso, l’ostentazione,
e nel brano “Moda” una dedicata speciale all’alta moda e al culto dei brand: il brand Off-White è un
elemento fisso dei suoi visual.

Zame è autentico e unico, non si adatta agli stereotipi e non si lascia influenzare dal mondo. Abbiamo
così scambiato quattro chiacchiere con Zame, ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Marzio. Ti va di raccontarci com’è entrata la musica nella tua vita? Quando e come è
avvenuto il tuo approccio con la trap?
A 13 anni avevo bisogno di esprimermi in maniera unica e la musica mi ha dato la possibilità di farlo,
quindi ho iniziato a rappare e avvicinarmi all’hip hop.

In che modo è nata la tua passione per il mondo asiatico? Ti senti un ninja?
Non mi sento un ninja nel senso più stretto del termine, faccio pena nelle arti marziali, ma è un termine
che mi piaceva da accostare alla mia “attitude”.
Il mondo asiatico spacca, perché sta avanti in tutti i campi. Seguo i trend sudcoreani da un po’ di
tempo, sicuramente la parte moda e lifestyle sono delle componenti evidenti anche sul mio
immaginario.

Raccontaci un po’ quali sono i tuoi riferimenti musicali nella scena italiana ed internazionale.
Dire che ho dei riferimenti precisi è una bugia, ascolto tutto e assorbo dappertutto, mi esprimo con la
trap perché è il miglior metodo per comunicare ai miei coetanei.

È da poco uscito il tuo nuovo singolo “TOKYO”, una canzone d’amore che mostra il tuo lato
più sensibile. È stato difficile mostrarlo?
“TOKYO” è un passaggio verso un altro mondo, sentimentale, musicale. È una canzone molto diversa
da tutto quello che avevo fatto fino ad ora, mi ci sono dovuto abituare all’idea.
Alla fine delle cose sono molto soddisfatto di come è uscita e non è finita qui, starete a vedere.

Il brano è dedicato a chi ti fa star bene con poco e a chi non ti giudica. Nel percorso fatto
finora, ti sei sentito giudicato?
Io SONO giudicato ogni giorno, chi si espone riceve giudizi. Così va la vita, e il gioco io lo accetto (mi
diverte anche).

Canti “dove ancora non hanno scoperto cos’è l’odio”. Secondo te cosa genera odio? Esiste o
esisterà un posto con “meno odio”?
Molto spesso l’odio coincide con l’ignoranza. Forse lavorando su quest’ultima si attenuerà anche questo
sentimento.

“Siamo pieni di amore/ e pieni di dolore/ abbiamo ferite sul cuore”. Come definiresti l’amore?
L’amore è energia, il motore delle idee, le cose nel mondo dovrebbero essere portate avanti seguendo
questo sentimento.

Per il brano “Tokyo” hai lavorato con Poli Ok. Com’è stato collaborare con lui?
È stato interessante collaborare con Poli Ok, abbiamo due approcci molto diversi alla musica e al
business, siamo quasi l’uno l’opposto dell’altro, ma sul beat danziamo allo stesso modo

L’album “Cozygang Vol.1” è stato realizzato durante un momento molto particolare. Questa
situazione, ha influenzato in qualche modo la tua produzione musicale?
Devo ammettere che è stato un passaggio strano, personalmente mi ha limitato. Anche il mercato della
musica è inevitabilmente cambiato.

Però io sarò un’icona ben presto, non ci saranno pandemie o catastrofi che mi faranno rinunciare.
Com’è nata la tua passione per la moda?
La moda è lo specchio di ciò che abbiamo dentro, dal gusto di una persona si può capire tutto.

Puoi dirci qualcosa sui tuoi prossimi progetti?
I miei prossimi progetti saranno più pazzi di quelli precedenti, Promesso.

Veronica Piri
Futura 1993 è il network creativo creato da Giorgia e Francesca che attraversa l’Italia per
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