Recensioni 4×1: Freddie Gibbs & Madlib; Gionni Gioielli; DJ Mustard; Bresh

Questa volta partiamo dall’estero per un progetto eclatante come il ritorno di Freddie Gibbs e Madlib, ci facciamo una corsa sull’asfalto con Gionni Gioielli e diamo un’occhiata al producer album di Dj Mustard per poi chiudere col nuovo singolo del ligure Bresh. Il nuovo progetto dei Tauro Boys ce lo teniamo per un’analisi più approfondita.

Freddie Gibbs & Madlib – Bandana

Madlib è un producer leggendario che ha dato vita ad una delle correnti più forti della scuola west-coast. Quanto a Freddie Gibbs è un rapper prolifico e dall’attitudine gangsta, cresciuto in Indiana e mossosi tra L.A. ed Atlanta, ha sempre avuto un rapporto turbolento con la legge e con le etichette discografiche.

Questi due insieme avevano creato quel capolavoro che è Pinata nel 2014, cinque anni dopo tornano con un nuovo progetto intitolata Bandana. Le produzioni di Madlib variano dal suo stile classico a sonorità più trap e g-funk che si sposano perfettamente con la rappata di Freddie. Appaiono ospiti d’eccezione come Pusha-T, Killer Mike, Black Thought e Yasiin Bey (meglio noto come Mos Def).

Non ci sarà mai una corona abbastanza grande per un king come Madlib e Freddie Gibbs sa rendergli onore.

Gionni Gioielli – Michele Alboreto

Per Gionni Gioielli è una stagione florida, siamo al suo quarto progetto dal 2018, se non bastasse ha anche dato vita all’iniziativa “Make Rap Great Again” che ha visto molti rapper mettersi alla prova sui suoi beat.

Una delle cose più interessanti che caratterizzano la produzione di G. Gioielli è la tematicità dei suoi progetti, concept album ispirati a temi che vanno dalla politica all’arte contemporanea. Questa volta si parla di Michele Alboreto, noto pilota automobilistico legatosi anche a Ferrari e morto in pista nel 2001.

Ogni brano è una corsa, i circuiti diventano pretesti per i riferimenti storici e geografici di Gioielli e dei suoi accompagnatori: Gianni Bismark, Armani Milano, Garelli, Creep Giuliano e il fidato Blo/B.

Dj Mustard – Perfect Ten

Con Perfect Ten siamo davanti a unaltro “all-star album” prodotto da un grande DJ, questo vuol dire sia cose positive che cose negative. Il rischio è fare la fine di Dj Khaled col suo ultimo disco ma anche di non riuscire a dare un’impronta unica al disco, dall’altra parte però abbiamo grandi nomi, grande varietà e grande qualità.

Oltre alla già nota Pure Water coi Migos nel disco c’è una grande carrellata di hit ed è il caso di citare gli ospiti più illustri: Tyga, Future, A$Ap Rocky, A$Ap Ferg, NAV, Meek Mill, Playboi Carti, TY$, Young Thug, Gunna e ovviamente il suo socio YG.

Capirete anche voi che con una serie di nomi del genere il rischio è proprio che sia il nome di Mustard a non spiccare, trovandosi in mano una playlist di successi che però non lo rappresentano. Sta proprio qui la difficoltà di creare un “producer album”.

Bresh – No Problem

Il suono made in Genova della Drill Liguria è tutto suo e Bresh con questo nuovo singolo lo riprende in pieno: morbido nel flow e nelle melodie, più duro nelle liriche.

La produzione è affidata a Shune che fa un lavoro magistrale nel servire la base a Bresh che coglie l’occasione di questa canzone per comunicare a tutti che ha iniziato la sua scalata verso il successo e ne sta già godendo i frutti chiudendo molti dei suoi problemi, problemi che sono comuni a tutti i giovani di questa generazione: amici, soldi e amore.

Un’altra ottima prova di forza per il rapper genovese in attesa del suo primo album ufficiale.