Milano Venti Venti

La città di Inter e Milan tra Italia, Francia e USA

Lo scorso anno si attendeva il 2020 con la pretesa che fosse un secondo 2016. Ci si aspettava una nuova fase, un secondo ribaltamento dopo quello portato nel 2016 dai vari Sfera Ebbasta, Tedua, Ghali, Izi, Dark Polo e Rkomi.
Sicuramente questa supposizione da parte del pubblico si è insediata per via dell’avvento degli FSK SATELLITE, paragonati spesso e volentieri al collettivo di Rione Monti, per la presenza di una nuova generazione unita da un immaginario estetico comune e dall’utilizzo di suoni mai sentiti in Italia, come accadde nel 2016, provenienti dal Suondcloud rap americano, che attualmente oltreoceano fanno da padroni. Stiamo parlando dei vari Rosa Chemical, Radical, Daytona KK e i Thelonius B., duo formato dai romani THB Brown e THB Kirua, i quali sono stati etichettati nei mesi precedenti come possibili nuovi protagonisti del 2020. Sia per la drammaticità di quest’anno che per una prematura subordinazione della musica al personaggio pubblico, una loro piena affermazione come si prevedeva nell’ultimo periodo non è ancora arrivata, facendo cadere i pronostici dei salotti di discussione.

Se il discorso generazionale non trova compimento a livello nazionale, lo si ha a livello cittadino, nella città di Inter e Milan.  Nelle periferie di Milano nell’area di San Siro Neima Ezza, Sacky, Vale Pain e Rondodasosa stanno dando un nuovo volto alla capitale economica d’Italia e sono pronti ad aprire una nuova fase dell’hip hop milanese, attraverso compromesso tra cultura urban italiana, francese e americana come evidenzia Neima ezza in Ehy Mama, ultimo lavoro pubblicato.

Hey mama, San Siro come Atlanta
San Siro, banlieue, Francia, mafia come il Sud Italia

Di questi ragazzi il precursore è sicuramente Neima Ezza che attraverso Essere Ricchi, una splendida e toccante serie di 3 tracce rilasciate nel corso del 2018, ha delineato per primo i caratteri fondamentali visivi e sonori del suo percorso e in parte anche di quello dei suoi amici. Sia sotto un punto di vista estetico, musicale e del videomaking è evidente l’influenza della scena francese e l’attaccamento a quel contesto sociale delle banlieue parigine e marsigliesi, simili alla loro zona 7 di Milano. I ragazzi di Zona 7 ereditano dal rap francofono alcuni capi saldi dell’abbigliamenti underground francese, come le magliette da calcio e capi firmati Lacoste, due accessori sempre presenti nei loro video clip, girati per la maggiorparte ai piedi del Meazza.

Neima Ezza compie l’effettivo salto di qualità non appena viene scoperto da Jake la Furia, che nel novembre del 2019 gli permette di entrare in Yalla Movement e di registrare Ferite, dove Jake sembra essere tornato in strada e aver lasciato perdere l’ossessione per la hit estiva. Yalla Movement è una label fondata dall’ex membro dei Dogo e da Big Fish e vede nel suo roaster giovani promesse come Chadia Rodriguez, Abe Kayn, Naska, Ame2.0 e altre giovani volti del panorama italiano. La protezione della Furia e di Big Fish gli ha permesso di entrare in contatto con un figlio della Dogo gang come Young Rame, nuova voce della Barona, con il quale ha collaborato su una base del solito Big Fish nella traccia Ultras, singolo che così come Zlatan mostra un forte attaccamento al mondo del calcio, aspetto tipico della cultura hip hop francese.

Nonostante i soli 18 anni di età Neima Ezza è in grado di offrire sia brani aggressivi come Lo sanno in collaborazione con Sacky, uno dei protagonisti del gruppo di Zona 7,  che rappresenta l’inno della nuova scena rap della città della Madonnina, sia brani introspettivi come Notre Dame e l’ultima traccia uscita Ehy Mama, che gli ha permesso di estendere il target di ascoltatori. Neima Ezza già nella fase iniziale del suo percorso si presenta come una figura ben distinguibile e a sé stante rispetto agli altri emergenti italiani.  La sua abilità nella scrittura sviluppata attraverso foto e racconti delle strade di San Siro gli conferisce una visibile unicità e un attaccamento alle radici del rap che nell’era di massima popolarità di questo genere musicale è raro trovare.

Il suo compagno di vita e di musica è Sacky, proveniente anch’egli dalla zona 7 di Milano. L’evoluzione musicale di Sacky è stata rallentata da una serie di problemi legali e giuridici che non approfondiremo. Per via del suo passato il suo approccio è più diretto e crudo rispetto a quello di Neima, come dimostra in Paranza o Ora d’aria. Paranza, il suo secondo singolo, porta il nome delle indagini che lo hanno condotto all’arresto ed è preceduto da Bandito, prima traccia pubblicata su Youtube. Oltre alla già citata collaborazione con Neima Ezza, Sacky è presente nei featuring di 2020, secondo disco di Vale Pain, nel brano Belvedere, dove tende a distanziarsi dallo stile personale, cupo e caratterizzato dalla genuina street credibility di Ora d’aria per adagiarsi comodamente nei clichè della trap.
Sacky insieme a Vale Pain,  Rondodasosa e Keta, altro ragazzo di Milano, fanno parte del collettivo Real Music 4E, che si propone di riunire i 4 talenti meneghini sono un’immagine unitaria. I lavori di maggior rilievo del collettivo sono raggruppati nella playlist ufficiale Spotify Real Music 4E.
Sacky è inoltre appena uscito insieme a Kilimoney, collega di zona 7 e volto sempre presente nei video dei ragazzi di Real Music 4E, con Assiste, remix del brano Tikka dei francesi Lartiste e Heuss l’enfoiré.

Rondodasosa è tra i ragazzi di San Siro colui che ora ha attirato la maggiore attenzione, sia per le dimostrazioni artistiche che per le gesta ormai virali su Instagram come la rissa con Gallagher e altri avvenimenti simili. Rondo rompe il ghiaccio con Free Samy, dedicata ad amico che sembrerebbe trovarsi al carcere minorile Beccaria di Milano. La traccia ha sin da subito riscontrato gli apprezzamenti di Lazza, facendo in questo modo nascere un rapporto di stima tra i due artisti che ha portato alla realizzazione di Slime, presente nel nuovissimo J Mixtape.
Nelle sue opere emerge una forte idolatrazione del contesto di Atlanta e Chicago, come dimostra il remix di Exposing me di King Von e Memo 600, due leggende del rap di Chicago. In Face to Face mix master sono stati curati da niente poco di meno che Marco Zangirolami, uno degli ingenieri del suono più stimati nel rap italiano.  L’attaccamento alla cultura angloamericana è allo stesso modo evidente anche nell’ultima traccia pubblicata in collaborazione con Vale Pain, Louboutin, dove su una strumentale di NKO che presenta sonorità appartenenti alla UK Drill, genere nato nel sud di Londra poi sviluppatosi a New York, utilizzano un linguaggio ed espressioni prettamente legate alla cultura americana. Nonostante questo forte attaccamento al mondo oltreoceano, che va sotto alcuni aspetti a discapito di una piena espressione artistica, in Free Samy e in Leggenda dimostra in modo più indipendente e personale le sue abilità artistiche, creando un suo stile che seppur molto vicino al melodic rap di Lil Baby, Polo G, Lil Tjay e Young Boy Never Broke Again, si presenta estremamente innovativo rispetto ai colleghi di tutta Italia.

Vale Pain negli ultimi mesi si è dimostrato un’altro valido rappresentate della cultura urban del capoluogo lombardo. Tra i ragazzi della zona 7 Vale Pain è sino ad ora il più produttivo e di fatto vanta già di due progetti: Goleador e 2020. Analogamente a Rondo Vale Pain tenta un costante compromesso con il luogo natale del rap, fatto testimoniato dalla pubblicazione di Attraverso la Tempesta, remix e tributo a Through Da Storm di Polo G, dalla presenza sulla copertina di 2020 della mappa di Atlanta e una foto raffigurante il primo disco di Polo G Die a Legend. L’influenza del rapper di Chicago è visibile soprattutto nel suo stile scrittura, caratterizzato da una riflessione drammatica e malinconica del disagio sociale che è stato costretto vedere, esattamente come è solito a fare l’autore di Pop Out.

Il suo secondo progetto è intitolato 2020 e contiene tracce cardine del progetto Real Music 4E, come Untachable con Rondo e Belvedere con Sacky. Grazie alla pubblicazione di singoli di successo successivamente a 2020 quali Promessa e Louboutin, che in tre settimane ha già superato i 2 milioni di visualizzazioni, Vale Pain è riuscito ad avere una costante attenzione del pubblico sul suo secondo progetto, che ha recentemente festeggiato i 10 milioni di streaming su Spotify.

Il 2020 è il palcoscenico di questi ragazzi, che hanno la possibilità di affermarsi come nuovi interpreti di una città che da sempre si presenta come una dei centri più importanti della cartina dell’hip hop italiano. Attraverso i primi progetti ci hanno fatto capire che nonostante la giovanissima età non intendono essere ricordati come momentanei rapper del web, ma come i nuovi padroni di MI, città che non vede una generazione di rappresentanza da anni, a differenza di centri come Roma o Genova.  Loro 4 sono solamente i primi dei ragazzi cresciuti all’ombra del Giuseppe Meazza ad aver raggiunto un’inziale notorietà, ma ben presto sentiremo parlare di altri di altri talenti appartenenti alla zona 7, primi tra tutti Keta in uscita con La Giungla insieme a Kilimoney e quest’ultimo rappresentato dal Mixtape #FREE KILIMONEY.