Back On My Baby Jesus Sh!t Again Dababy recensione review

Back On My Baby Jesus Sh!t Again: that’s our DaBaby

DaBaby, classe 1991: molti la considererebbero un’età piuttosto avanzata per un rapper, ma quest’uomo ha dimostrato più volte di meritare il suo posto nella scena. Un featuring nel nuovo disco di Kanye West in Jail pt2 assieme a Marylin Manson, il consolidamento nel mercato musicale internazionale grazie alla collaborazione con Dua Lipa nel remix di Levitating e alla hit mondiale con ROCKSTAR con Roddy Ricch.

Un ritorno di fiamma per il rapper di Charlotte, Back On My Baby Jesus Sh!t AGAIN si dimostra un progetto degno di far tornare DaBaby alle vette più alte del rap americano dopo le numerose controversie, prima fra tutte i commenti contro la comunità LGBT al Rolling Loud di quest’estate a New York City.

Questo EP ormai consolida l’ultima trasformazione del rapper, i toni e le produzioni sono decisamente più aggressivi ma la metrica rimane più rilassata.

DRAWS, la prima traccia dell’album, sembra impostare il mood complessivo dell’intero progetto, consegnandoci in una breve intro ciò che andremo ad ascoltare per i prossimi 10 minuti. Baby sembra sputare ogni singola barra come se fosse una rap battle, con una produzione che strizza l’occhio al suo ultimo singolo Red Light Green Light grazie al loop di strumenti a fiato.

Segue la tracklist con 5 FOR A DUB, da un riscaldamento come DRAWS si comincia a fare sul serio, il rapporto tra voce e beat qua pare quasi ossimorico, oscillando tra pura aggressività nel flow e un beat stile don’t give a f*ck.

LEVELS, il feat con Kodak Black, ha sfumature di autotune che a tratti ricordano il miglior Travis Scott in Astroworld, per poi dare la giusta carica con un “botta e risposta” tra i due MC.

ROOF con la co-produzione di London On Da Track tocca il punto più hardcore, è qui che si percepisce forse il lato più gansta del rapper, ritmi serrati senza risparmiare nessuno.

LOOK LIKE SUMN riprende molto il tema delle prime due tracce, senza troppe sorprese ma neanche troppe pretese.

STICKED UP è l’ultima traccia dell’EP, dissolve il progetto e lo spegne lentamente, grazie anche all’aiuto di una voce tanto apatica quanto fortemente espressiva del collega 21 Savage, in cui ancora una volta mostra se stesso e i suoi trascorsi nel ghetto di Atlanta da ragazzino.

Insomma, Back On My Baby Sh!t AGAIN va ricordato sicuramente per un utilizzo della tecnica fuori dal normale come quella di DaBaby e per le produzioni senz’altro invidiabili.

È un EP che a mio parere va compreso nel suo insieme, anche perché le tematiche e i mood tendono a ripetersi.

Chissà se più avanti il nostro Baby ci sorprenderà con un bell’album…

Articolo di Riccardo Impagliazzo

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