I video musicali all’epoca della quarantena

Questa prigionia improvvisa a cui nessuno di noi era preparato ha cambiato il modo di lavorare per tantissime persone e l’ambiente musicale non ne è uscito indenne, con la cancellazione di tutti gli eventi live e della chiusura degli studi di produzione. Tra questi, anche quelli che si occupano di sviluppare i video musicali delle nostre canzoni preferite, rendendo più difficile sviluppare un prodotto che è spesso complementare al testo ed è esso stesso parte dell’espressione artistica dell’autore.

Come è cambiato l’approccio a questo mondo durante questa quarantena? L’impossibilità di riunire team di produzione a causa delle norme sul distanziamento sociale ha portato ad un’esplosione di alternative al classico video musicale girato con l’artista presente in location varie e dislocate in luoghi anche distanti tra loro.

Un esempio è Ghemon, che nel video di Buona Stella, rilasciato il 9 aprile, vede svariate comparse alternarsi nel ballare e canticchiare di fronte ai loro dispositivi, connessi da una videochiamata. Il collage di questi spezzoni va a comporre un video che lancia un messaggio di resilienza a questo periodo di isolamento sociale.

Alle Canarie, Bejo, a pochi giorni dall’annuncio di lockdown in Spagna, è uscito con il video di #FiestaEnLaTeraza, integralmente registrato nel suo appartamento, seguendo una delle strade che molti artisti stanno percorrendo: l’autoproduzione.
Spesso appoggiati anche dalle proprie label, alcuni cantanti hanno deciso di girare personalmente il video delle proprie canzoni e, limitati dalle restrizioni in atto, di farlo in casa propria. Il prodotto risente sicuramente dal lato tecnico, risultando vagamente amatoriale nonostante l’encomiabile lavoro in post produzione, ma funziona sicuramente, se non altro come strategia di marketing, la quale porta tutti ad immedesimarsi inevitabilmente nel testo della canzone.

Spostandoci oltreoceano, l’etichetta discografica di J.Cole, la Dreamville, ci porta due esempi interessanti di animazione grafica. Gli Earthgang, duo di Atlanta attualmente altamente prolifico, hanno pubblicato il video del loro brano La La Challenge, già rilasciato nell’album Mirrorland nel 2019. In questo video i due cantanti sono i protagonisti di un mondo con un sapore distopico, futuristico, nel quale navigano in una navicella colorata, sfrecciando tra nuvole di smog e abuso di dispositivi mobili, con un vibe funk, acceso, che pare farli riprendere esattamente lì dove gli Outkast hanno lasciato.

L’altro membro della Dreamville a presentare un video durante la quarantena è Bas: il suo singolo Risk in collaborazione con Fkj, anch’esso precedentemente rilasciato, ha ora anche un video ufficiale. Il video è un’animazione creata con dipinti fatti a mano dall’artista Lossapardo. I dipinti, rielaborati con l’inclusione di Bas, sono basati su un altro video di Fkj, quello di Ylang Ylang, che prende il nome da un posto nel sud-est asiatico dove Fkj si è isolato per sei mesi e dove, grazie ad un generatore di corrente, ha prodotto il brano in uno stato d’animo che lui stesso definisce come “dreamstate”.

Risk by FKJ, Bas - Pandora
Una delle immagini dipinte per il video di Risk

Il video di Risk è uno sguardo immaginario sugli inosservati momenti della vita quotidiana, da cui traspare un senso di solitudine, con l’artista che appare solo in svariate immagini. Questo malessere viene però bilanciato dalla presenza di Fkj, che quasi come un’ombra entra in ogni momento della vita di Bas, per condividerne le difficoltà e spartirne i momenti di gioia. L’artista Lossapardo, convinto che le immagini fungano al meglio come accompagnamento alla musica, riesce a catturare appieno questo sentimento di malinconia ed irrequietezza, bilanciandolo al contempo con una dose di serenità.

Per quanto queste restrizioni pongano limitazioni alla libertà creativa ed espressiva degli artisti, è altrettanto interessante vedere come questi si ingegnino per continuare a produrre contenuti di alta qualità che possano trasmettere il messaggio desiderato e, allo stesso tempo, continuare a funzionare come prodotto di marketing.

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