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The Last Poets: dove è nato il rap

Come ogni altro genere musicale, anche al Rap, non si può dare una precisa data di nascita. Secondo alcuni i primi antesignani del Rap risalgono alla fine degli anni ‘60, con i Last Poets, un gruppo di ragazzi di colore che si battevano, usando i testi dei loro brani, per i diritti civili delle persone afroamericane.

Nati 5 anni dopo l’assassinio di JFK a Dallas e in un periodo in cui gli USA stavano scoprendo i benefici del consumismo di massa i Last Poets sono stati ampiamente citati come una delle prime influenze di quella che sarebbe diventata la musica hip-hop. Il Rap, infatti, è in realtà una sottodivisione dell’hip hop, che prima di essere un genere musicale, è uno stile di vita nel Nord America degli anni Sessanta; nello stesso periodo c’erano gruppi molto più affermati, primi fra tutti i Beatles, che proprio l’anno dopo, nel 1969, fecero la loro ultima esibizione sul tetto della Apple Corps. Citando la rivista musicale britannica “New Musical Express”, che da visibilità alle band emergenti, ”I portavoce del movimento come Gil Scott-Heron, Gary Byrd, e The Last Poets aprirono la strada per gli MC impegnati politicamente e socialmente di un decennio più tardi”. MC è un’espressione britannica che sta per Master of Ceremonies, molte volte MC e rapper sono intese come la stessa persona quando, in realtà, l’unica  caratteristica che li accomuna è la capacità di comporre dei testi. Ma un rapper per essere anche un MC quindi un “maestro di cerimonie” deve anche avere flow e saper fare freestyle.

La nascita dei Last Poets può essere considerata nel 1968 nel quartiere East Harlem di New York. I membri fondatori del gruppo furono Felipe Luciano, Gylan Kain, e David Nelson. Nel 1969 registrarono la canzone Doriella Du Fontaine con Jimi Hendrix alla chitarra e Buddy Miles alla batteria, considerato il primo brano rap della storia della musica.

Nel 1970 incisero The Last Poets, il loro primo disco con l’etichetta discografica Douglas Records, con la partecipazione degli East Wind, un gruppo di scrittori di Harlem, subito dopo Luciano, Kain, e Nelson registreranno separatamente sotto il nome The Original Last Poets, guadagnandosi qualche riconoscimento come autori della colonna sonora del film del 1971 Right On, film documentario sulla band newyorkese. Avendo raggiunto la Top 10 statunitense grazie al successo dell’album di debutto, i Last Poets ebbero la possibilità di pubblicare il loro secondo disco, This is Madness, sempre con la stessa etichetta discografica, che si posizionò 14° nella classifica top Hip Hop Album di Billboard, e, data la pesantezza politica delle tematiche, l’album portò il gruppo ad essere messo sotto controllo dai servizi segreti americani. Nel 1972 composero Chastisment, l’album introdusse un tipo di sonorità, lo “jazzoetry”, titolo del brano più ascoltato dell’album, un misto di musica jazz e poesia, che si lasciava alle spalle le percussioni degli album precedenti in favore di strumentazioni jazz e funk. La musica in seguito si sviluppò in ambiente free-jazz con l’incisione di At Last del 1974.

Il resto degli anni Settanta videro il declino della popolarità del gruppo. Negli anni Ottanta si ebbe un ritorno di fiamma nei confronti dei Last Poets, grazie ai riconoscimenti che la nascente scena hip hop tributava alla band, spesso definendoli i “padrini del rap”. I testi delle loro composizioni contengono forti tematiche razziali, nel brano Rain of Terror pubblicato nel 2018 nell’album Understand What Black Is, il gruppo critica il governo statunitense e supporta il movimento delle Black Panthers.

Ultimamente i The Last Poets, ancora in attività dopo più di 50 anni, hanno inciso nel 2019 Undertand What Dub Is con il produttore britannico Prince Fatty e collaborato con il rapper statunitense Common Sense e con il gruppo Black Market Militia, gruppo rap newyorkese.

Infine, due sono stati i film realizzati su di loro, il primo Right On Poetry on Film nel 1971 con la colonna sonora composta da loro stessi e diretto da Harbert Danska, e poi The Last Poets, made in Amerikkka nel 2011 diretto da Claude Santiago