Style: Throw-up

Il termine throw-up o throwie intende una tipologia specifica di graffiti. È caratterizzato dalla velocità di creazione e dalla semplicità. Questi graffiti si dividono principalmente in due tipi:

  • facili da leggere, bicolori
    • hollows, esclusivamente outline
  • difficili da leggere, tanti colori

In generale stiamo parlando di poche lettere arrotondate create velocemente e facili da leggere, però in alcuni casi, questa facilità nella lettura viene a mancare. Il tutto viene sempre eseguito con spray.
È praticamente una versione elaborata di un tag, realizzata in fretta.

In termini di tempo, la creazione di un throw-up è classificabile dopo il tag, poiché è più complesso, ma prima del vero bombing massiccio.
Questo style si usa maggiormente quando si ha poco tempo e voglia di adrenalina.

Il throw up è arrivato poco dopo la nascita del writing, già dall’inizio spesso criticato dagli stessi writers perché l’estetica viene trascurata in questo tipo di realizzazioni.

LE CARATTERISTICHE

THROW-UP SEMPLICI

Il throw-up più sempliciotto è caratterizzato, oltre alla leggibilità e la velocità di esecuzione, dalle grandi lettere arrotondate, l’assenza di spazio tra le lettere e l’utilizzo di massimo due colori: uno per il riempimento ed uno per l’outline.

Queste caratteristiche comunque non sono delle regole fisse, come sempre ci sono writer che decidono di puntare anche sullo stile e sulla varietà per differenziarsi: non è raro trovare throw-up con lettere in stile diversi dal bubble style. In tanti prendono spunto dai blockbuster dipingendo pezzi più seghettati; altri tendono a dipingere con uno stile più squadrato sfruttando le linee rette.

HOLLOW

Lo style hollow è il perfetto esempio di un throw-up veloce. Spesso viene nominato “outlines style” perché in questo caso si dipinge solo l’outline. È un graffito senza riempimento e il colore utilizzato è solo uno, solitamente scuro.

THROW-UP DIFFICILI

In giro se ne vedono pochi, i throw-up più complicati sono rari, però c’è sempre qualche artista al quale piace cimentarsi in situazioni complicate e adrenaliniche. Questa variante più “estremizzata” dello style viene solitamente presa in considerazione da quei pochi artisti che vogliono spingersi sempre oltre, fino ai limiti del possibile.

Le caratteristiche differenziano da quelli più semplici sono due: necessità di più tempo e materiale, avendo sempre poco tempo perché è una cultura illegale.
In particolare, la situazione è la medesima di quando si vuole dipingere un throw-up semplicissimo; in questo caso, però, si dipinge con più calma e raffinatezza, con linee più precise e fine e, soprattutto, con più colori. Il problema di queste situazioni è che il tempo è lo stesso di sempre: poco.
Il rischio di essere colti in flagrante è altissimo ed è per questo che non se ne vedono molti nelle città.

L’ORIGINE DELLO STYLE

Throw-up in italiano si traduce letteralmente con: vomitare. Ci sono molti motivi annessi a questa traduzione, però, il principale è l’estetica che viene trascurata, dando priorità ad altri fattori, come per esempio, la velocità.
Questo concetto va contro gli ideali del writing tradizionale perché la lettera è alla base di tutto e deve essere studiata, elaborata e trasformata con minuzia di dettagli.

I throw-up, soprattutto quelli più semplici e sporchi, di per sé sono visti, dai writers che dipingono in wild-style, dei prodotti anti-artistici e uno spreco di materiali.

OBIETTIVI

Il principale obiettivo di qualsiasi writer accanito, che dipinge maggiormente throw-up, rimane sempre quello: aumentare la propria reputazione.

Specialmente se si è nuovi nel mondo dei graffiti, i throw-up sono l’ideale per iniziare. Per farsi riconoscere e rispettare esistono essenzialmente due modi:

  • il primo, consiste nel dipingere il proprio throw-up in luoghi molto difficili da raggiungere; questo metodo si attua a pieno quando si vuole che un pezzo rimanga per diverso tempo;

  • il secondo, si basa nel bombing, cioè nel bombardare una zona o, per i più grandi, una città con lo stesso throw-up.

Questi due metodi, o comunque questa tipologia di graffiti-writing, in generale ha lo scopo di firmare e “contrassegnare” una determinata zona. Di vera arte c’è gran poco, ammetto, però, che l’adrenalina ogni tanto non guasta mai.
Personalmente dipingere seriamente vuol dire cimentarsi nel wild-style, fino allo sfinimento; il throw-up è un arte che va a braccetto con il writing di strada, svolto per soddisfare la mancanza di adrenalina.