ho99o9 skin recensione review

SKIN degli Ho99o9: liberi di essere estremi

Se c’è una cosa che nessuno è ancora riuscito a copiare agli States in maniera decente è quella corrente del rap che va a ibridarsi con l’hardcore punk, il metal e l’elettronica sperimentale. In questo genere se c’è un gruppo che si è spinto all’estremo delle sonorità e delle tematiche sono proprio gli Ho99o9 che, dopo 5 anni dall’ultimo album, tornano a piena potenza con SKIN.

Traducendo lo skit che troviamo all’inizio di “Lower Than Scum” possiamo riassumere in breve questo nuovo lavoro: materiale hardcore per psicopatici, ed effettivamente è proprio così, o almeno a un primo impatto con l’album, impatto che, ve lo prometto, è violento. Ma ad un ascolto più attento si viene a scoprire come il gruppo negli anni si sia affinato, se “United States Of Horror” era semplicemente una rude badilata sonora in faccia, con SKIN, il gruppo del New Jersey, ha deciso di andare a sperimentare non solo il lato violento della musica, ma si avvicina a sonorità più emo e grunge, un po’ sulla linea del percorso intrapreso da Zillakami.

Proprio in questa evoluzione possiamo trovare la sintesi di tutto il percorso musicale degli Ho99o9 e l’essenza di questo progetto: la libertà. Il duo composto da theOGM e Yeti Bones dopo anni di musica estrema si lasciano andare alla completa libertà nel comporre uno degli album più maturi usciti negli ultimi anni. La stessa scelta del loro genere musicale esprime questo spirito, si perchè il gruppo è composto da due afrodiscendenti e nel ghetto non esistono grindcore, thrash metal o affini, ma loro hanno scelto un approccio diverso al rap, anche grazie all’illuminazione avuta con la scoperta dei Bad Brains. Gli Ho99o9 fanno musica che, sia da loro, che dalla loro cerchia, veniva considerata musica da bianchi; con la loro presa di posizione vanno consapevolmente incontro all’essere giudicati sia dagli ascoltatori della cosiddetta musica black sia dalle scene di musica estrema come il metal, il punk hardcore o il crossover.

Con la stessa libertà decidono in SKIN di collaborare con Travis Barker per la produzione del brano con Corey Taylor, e spingendosi anche oltre, il disco tutto è infatti uscito per la label del batterista dei Blink 182, nonostante fossero coscienti delle critiche avrebbero potuto ricevere, data la natura pop del gruppo che ha partorito “What’s my age again”. Ma gli Ho99o9 se ne fottono dei preconcetti e dei pregiudizi e, alla fine, se ascoltate l’album, sicuramente non potete che trovarvi a dire “Beh, sono rimasti proprio loro”. E forse sono anche meglio di prima.

Libertà che decidono di mettere anche nel loro look e vestiario: maglietta dei Doom e sotto una gonna? Perché no. Vestito lungo e tuba? Ancora perché no. Unghie lunghe e smaltate e la faccia piena di piercing? Di nuovo, perché no. Un vero e proprio stile non conforme a nessun genere, qualsiasi significato vogliate leggerci in questo termine. Gli Ho99o9 non avranno mai lo stile che volete voi o che vi aspettate, non seguono le regole, non suonano come vuole la gente, le loro canzoni sono le loro e basta, si sono creati il loro sound e nessuno lo ha come loro, neanche gente come Ghostemane.

Tutta la forza di theOGM e Yeti Bones è proprio qui: non potete sapere cosa aspettarvi da loro, e questo forse è anche il punto che più potrebbe spaventare un’orecchio abituato a musica più lineare, ascoltare SKIN è un viaggio psicotico e psicopatico nella più pura sperimentazione musicale e se non siete abituati può risultare disorientante fino quasi al soffocante. Così come nei migliori slasher movie vi trovate tranquilli nella vostra casa, circondati da brani usciti dalle più strappalacrime corde emo e, senza che neanche ve ne accorgiate, gli Ho99o9, come un Michael Myers qualunque, vi trascinano in mezzo alle più violente note (o non-note) di musica estrema fra casse dritte violentissime, direttamente ereditate dalla techno, blast beat del punk hardcore e metal e riff che sembrano usciti direttamente dalla mente di skinhead che fanno Oi.

Vi sentite pronti a essere sballottati in questo viaggio musicale?