“Path Of Separation” il nuovo micidiale album degli Straight Opposition

Che gli Straight Opposition siano una pietra miliare nel mondo HC Italiano è risaputo, dalla loro nascita a oggi contano alle loro spalle più di cinquecento concerti in giro per l’Europa aprendo alla serie A del nocciolo duro Hardcore (Slapshot, Madball, Terror e Sick Of It All sono alcuni dei capisaldi con cui hanno collaborato Live). 

Il loro è uno stile unico e inconfondibile che li fa riconoscere subito alla prima nota di una canzone. Aggressivi, oscuri e con zampini di puro Old School ma in un contesto assolutamente nuovo e freschissimo. Uno stile che ha saputo maturare molto bene, rendendo tutti i lavori di questa band mai scontati ne noiosi, fin dal primo “Step By Step” uscito nel 2006.

Ascoltando “Path Of Separation” (Time To Kill Records) sembrerebbe proprio di avere a che fare con gli Straight Opposition di quegli anni. Ritmiche estremamente veloci e incontrollabili ma con una maturità maggiore, incazzatura maggiore e con ancora la necessità di urlare fuori tante cose.

“Outsider By Choice” e “July 019” fanno da violentissime intro, uno studiato gioco di breakdown e batteria drittissima crea subito l’atmosfera che farà impazzire i più “nostalgici” di questa band. Ma la velocità fine a se stessa non è certo il marchio di fabbrica degli Straight, ne da la conferma puntualissima “Workstation-Dead Box”, un pezzo che nei suoi 2.54 minuti è capace di portare alla mente una vagonata di influenze diverse e sensazioni una più lontana dall’altra. Parecchio “scuola” Tragedy, con quella vaga melodia impastata di rancore e malinconia.

Melodia che prepara il terreno a “The Next Revolution” anche lei capace di twist sonori veramente originali che riescono a rimanere in simbiosi uno con l’altro senza perderne l’integrità. Come mi succede spesso, il primo ascolto di un album accade mentre sto facendo tutt’altro e mai mi è capitato di dubitare che Spotify si sia sbagliato e al posto di andare avanti con l’album mi abbia catapultato in qualche playlist.

“Delusion of Omnipotence” per i primi trenta secondi è riuscita a farmi venire questo dubbio, ma mentre mi dirigevo verso il cellulare è capitata la sorpresa. Ovvero un riff a gamba tesissima che non mi ha più fatto dubitare riguardo a cosa stavo ascoltando, erano ancora i ragazzi della Pescara Hardcore al 100%!

Il titolo dell’album ha un che di esoterico e lontano, di riflesso la traccia che gli da il nome rappresenta questo sentimento come non mai, parole ripetute come un mantra lento e un ritmo crescente in sottofondo fanno si che questo sia il pezzo più cupo e oscuro di tutto questo lavoro.

Un’oscurità che rimane li fino ad esplodere definitivamente con la seconda metà dell’album.

Pezzi del calibro di “Persona” e “It’s Killing Time” capaci di far venire la pelle d’oca per la precisione negli stacchi e nei repentini cambi di timbro vocale al mic. Fino ad arrivare a “From The Craddle To The Grave” con un inaspettato cambio grind in pieno stile primissimi Napalm Death che sinceramente mi ha fatto esultare non poco.

Quindi che dire?

Questo 2022 fino ad ora è stato pieno di sorprese davvero ben fatte, “Path Of Separation” degli Straight Opposition rientra sicuramente tra queste. Calcolando anche che stanno facendo uscire parecchie date, saranno presenti anche a festival come “Distruggi La Bassa”, non può che definirsi già una Primavera/Estate caldissima aspettando di vedere il risultato di questo lavoro in live.

Anche se una mezza idea ce la siamo già fatta!