rhove provinciale milano

Rhove chiede la pace, che succederà a Milano?

Annunciando il suo primo EP, Rhove, artista da poco sulla scena italiana ma che è riuscito già a far sentire bene la sua voce, ha proposto una riappacificazione di tutta Milano.

Chi è Rhove?

Milano, capoluogo musicale italiano, sta sfornando talenti con continuità, Rhove è uno degli ultimi, ma il suo nome è già sulle bocche di tanti.
L’artista classe 2001, portatore di positività, vitalità, ha esordito nel 2021 con Blanc Orange, caratterizzato da un sound esplosivo e da un mix tra genere urban e dance.

Nel 2021 pubblica altri singoli come Provincia, Jungle, Montpellier, fino ad arrivare ad un featuring d’eccellenza con Shiva, insieme pubblicano La Zone, l’anno si chiude con Shakerando, che in poche settimane diventa una hit.
Il 2022 sembra essere il suo anno, nel giro di un mese l’uno dall’altro pubblica: LAPROVINCE#1, Seignosse e Cancelo e LAPROVINCE#2.
Rhove sembra essere diverso da molti altri, dato che non l’abbiamo mai visto con armi o droga in mano anzi nei suoi pezzi, distaccandosi dalla maggior parte degli artisti contemporanei, ne sminuisce il valore come nel caso di LAPROVINCE#1.

Un criminal non porterà a casa il pane
Porterà a ma’ solo dolore e lacrime
Non ho mai toccato una pistola
È l’arma degli ignoranti, non la so usare

Da qualche giorno ha annunciato il suo primo Ep. Che uscirà l’ 8 giugno, ma l ha fatto in modo particolare: nei suoi videoclip il colore principale è l’arancione ma questa volta ha chiesto ai suoi fan di presentarsi in una zona fuori Milano vestiti di blu e rosso.

Com’è messa Milano?

Milano è divisa in due fazioni: la SevenZoo, di cui Rondodasosa può essere definito l’esponente più in vista o comunque è l’artista più conosciuto dei tanti che compongono il gruppo, contro il quartiere di Rozzano, guidati da Paky, a cui si unisce Milano ovest, guidati da Shiva.
Nei primi il colore dominante è il blu, come nel caso dei Crips, nei secondi, invece, il rosso, come i Bloods.
Bisogna specificare che non Milano non è Los Angeles e che non esistono bande criminale italiane legate né ai Crips né ai Bloods. 

All’artista proveniente da Rho, che appartiene all’etichetta di Shiva, “Milano Ovest”, non interessano queste discussioni su chi sia in capo della scena musicale milanese (perché a questo punto dovrebbero scomodare Guè, Marracash e i Club Dogo, pesi massimi di Milano) ma punta ad una rappacificazione nella città, pace che potrebbe fare da trampolino di lancio per la musica italiana.

Da sottolineare che l’artista non si considera “di periferia” ma “di provincia”, i suoi videoclip sono pieni di ragazzini del suo quartiere, anche di tenera età, sui suoi profili social manda sempre good vibes, mai pensieri negativi ma sempre e solo positività, possiamo dire che non si è montato la testa nonostante i 3 milioni di ascolti su Spotify, i 4 dischi d’oro e un disco di platino.