night skinny players club 23

Players Club ’23 è il manifesto di Night Skinny per una nuova stagione del rap italiano

Paragonata da molti ad una versione italiana dell’XXL Freshman Class, Players Club ’23 di Night Skinny raduna 7 nuovi talenti emersi nel corso degli ultimi 3 anni da Milano a Sassari, connessi tra loro dal fatto di rappresentare un movimento che punta a dare vita ad una nuova stagione del rap italiano.

Ad aprire le danze ci pensa Nerissima Serpe, nome non nuovo agli appassionati della nuova scena italiana, capace nel gennaio 2021, con Papa V, di dare vita a Mafia Slime, diventato una sorta di culto tra i fan di questo duo, accompagnato da Fri2u alle macchine. “Spingere”, il suo slogan, è diventato virale grazie a Spingere una caterva, singolo che lo ha fatto conoscere al grande pubblico nell’estate del 2021, diventando una sorta di hit estiva underground per i fan di questo nuovo rappresentante del gangsta rap pavese, caratterizzato da una voce cruda e graffiante quanto il suo stile sul beat. Fan, questi ultimi, che si sono meritati l’appellativo di “Shark” al seguito dello squalo vero e proprio, ovvero lo stesso Nerissima, che nello stesso Players Club ’23 si definisce “squalo assassino”, probabilmente anche per le sue rime d’impatto e senza mezzi termini, coadiuvate, inoltre, da un’ottima abilità lirica che lo vede in grado di regalarci ottimi incastri, giochi di parole e una struttura metrica originale.

Come secondo, è il turno di Artie 5Ive, rapper resosi noto di recente per le collaborazioni con RondoDaSosa, dapprima nella deluxe del suo ultimo album Trenches Baby e poi nel recentissimo singolo Eyes of the Tiger. La sua strofa scorre liscia come l’olio e, in quanto al testo, si distingue per un uso dell’ironia non da sottovalutare, il tutto unito, in ogni caso, ad una capacità tecnica niente male. Da non dimenticare, però, soprattutto, la punchline del secolo “Dopo il quarto bicchiere non importa se è 2006” che chiude la strofa e passa la palla a Tony Boy, che prosegue la traccia regalandoci anche lui un “Mi tratta come un figlio, mi fa la parmigiana” che si inserisce di diritto nelle migliori rime del mese. Anche la sua strofa rende molto bene e ci mostra delle capacità tecniche che non lo fanno per nulla sfigurare rispetto agli altri rapper presenti sulla traccia, ma anzi ne mettono in luce le enormi potenzialità che ha mostrato finora nella sua breve ma intensa carriera. Culminata, quest’ultima, proprio nel feat con il sopracitato Artie 5Ive in Dem di Kid Yugi (che chiude la posse) salita alla ribalta dopo l’esplosione di quest’ultimo nell’underground italiano grazie al suo The Globe, pubblicato nel novembre 2022 e che si è preso subito il plauso di tutta la scena per le sue grandi abilità al mic.

Il quarto rapper a presentarsi sul beat è Papa V, anche lui con un attacco da ricordare, e che sfodera, come nel caso del suo compare Nerissima Serpe, rime crude e d’impatto, forse meno tecniche di quest’ultimo ma anch’esse affilate e taglienti come, appunto, uno squalo. Diventato celebre agli appassionati con Il Doc, pubblicato nel San Valentino 2021 assieme a Villabanks, Papa V ha consolidato il suo posto nella scena con Gesù Bambino, il suo primo album ufficiale, che ha ricevuto un’ottima risposta da parte del pubblico, sempre più affezionato ad un rapper che fa dei suoi testi controversi il proprio cavallo di battaglia, risultando per questo molto originale da un punto di vista lirico. La sua strofa è stilosa, ironica, e trasuda un’attitudine gangsta da tutti i pori: dopo averci fatto sapere che “Le vengo dentro perché suo padre è un avvocato e fattura” e che “Non ho mai visto un euro senza andare a rubare”, il rapper 2000 milanese lascia spazio a Low- Red per la quinta strofa.

Rapper sardo legato al collettivo la Nuova Sardegna, che dal 2020 si è ritagliato il proprio spazio nella scena nazionale, Mario ha uno stile euforico e consapevole dei suoi mezzi (lui stesso afferma che “Tutta Italia sa chi è il prossimo”), e aggiunge una nota di colore al pezzo, di fatto “insegno come farlo”, ci dice lui. Dopo Pietre Roventi, l’ultimo singolo con il già citato Nerissima Serpe, che ha avuto un’ottima risposta di pubblico, grazie anche al ritornello molto catchy e ad una strofa ben riuscita, Low- Red è un nome molto interessante per il futuro del rap italiano, e sarà interessante come proseguirà la sua carriera dopo la recente e reiterata esposizione apertasi con il progetto uscito a luglio, Sul Radar.

Il turno successivo è di Digital Astro, lui che ha guadagnato esposizione mediatica firmando con Sto Records nel 2021 e partecipando, a maggio 2022, all’album di Ghali, ma restando comunque un emergente con ancora tutto da dimostrare. La sua strofa è l’unica con l’autotune e rispecchia completamente lo stile melodico con il quale si è fatto conoscere negli ultimi anni, nonostante ci tenga a farci sapere che ha “alzato le sue esigenze” perché ha “investito su sé stesso”. L’exploit avuto gli dà ragione, e lo testimonia anche la strofa firmata per Skinny, che lo mette in un’ottima luce.

Non da ultimo, chiude la traccia Kid Yugi, il golden boy del rap italiano di cui abbiamo parlato poc’anzi, con una strofa che, nonostante non presenti una grande varietà di flow e, di fatto, usi sempre lo stesso schema di rime, dà prova della sua capacità tecnica e lirica mettendo insieme una quantità enorme di incastri e punchline in una sola 16. Il rapper Massafrese, reduce da un episodio di Real Talk che lo ha sicuramente esposto al grande pubblico, ci mostra in una strofa cosa è capace di fare con le parole, mantenendo un’attitudine cupa e tenebrosa come la sua voce, alla quale si mischiano rimandi a questo mondo (“Siamo in 7, siamo in cerchio, è la mia investitura”) e a quello mitologico legato alla sua regione (“Sono il mostro dei due mari, una medusa di Nomura”), il tutto raccontato con delle abilità magistrali. La chiusura del pezzo è ad opera proprio di Kid Yugi, il quale afferma “Vengo dal minerale, non so cos’è la paura”, forse proprio a voler affermare che questi 7 emergenti non hanno timore di sfidare il mercato e dare vita ad un nuovo ricambio generazionale che li veda al centro della scena.