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Largo alle chitarre: 5 imperdibili uscite degli ultimi mesi

Si sa che il mondo punk e alternative sta vivendo un momento di ritorno, attento a revival tra post-punk, garage rock e pennellate di psichedelia. Sono diverse le scene attive, divise tra diversi paesi e più o meno mainstream. Alcune sono più facili da scoprire, altre meno. In questo articolo vogliamo dare attenzione a 5 importanti uscite che abbiamo selezionato negli ultimi mesi e che meritano attenzione.

Amyl and The Sniffers

Partiamo con una energia trascinante e diretta proveniente dall’Australia. Comfort to Me è il secondo album degli Amyl and The Sniffers, gruppo australiano capitanato dalla carismatica Amy Taylor. L’album esce a seguito del loro omonimo album di esordio del 2019, confermando le sonorità punk del gruppo. L’album è energico, trascinante, caratterizzato da ritmiche serrate ed una vocalist che passa da sfrenate urla contorte a nervosi spoken influenzati dalla scena rap Australiana. La capacità della linea vocale della Taylor è quella di rendere contemporaneo un sound che riprende a piene mani da classici suoni punk e rock’n’roll: l’album si si lascia andare in granitici riff come Hertz a cavalcate dal gusto hardcore come in Freak to the Front.

Viagra Boys

I Viagra Boys sono una realtà estremamente interessante, capace di muoversi tra diverse influenze partendo da una personale visione post-punk. Il nuovo album del gruppo di Stoccolma esce a seguito dell’apprezzato Street Worms del 2018. Welfare Jazz, uscito a gennaio 2021, aggiunge tasselli alla ricerca del gruppo che aumenta le proprie influenze e non si ferma al già fatto. Brani come Aint Nice e Girls & Boys danno sfogo a tastiere e sax, I Feel Alive sente dell’influenza di Tom Waits, In Spite of Ourself mostra invece un interessante duetto con Amy Taylor. Un album da tenere stretto per le numerose influenze che mostra di padroneggiare il gruppo, capitanato dal carismatico Sebastian Murphy. L’anno purtroppo  ha riservato per loro la bruttissima notizia della morte dello storico chitarrista Benjamin Vallé, che ha dovuto spingere il gruppo a proseguire il tour europeo a seguito di questo grave lutto.

Shame

La band in questione è diventata uno dei nomi più importanti della scena post-punk inglese, con il loro primo album Songs of Praise hanno difatti colpito la critica di settore ed hanno intrapreso un importante tour mondiale di due anni. Quest’anno, a gennaio, hanno presentato il loro nuovo lavoro: Drunk Tank Pink. L’album si distacca abbastanza dal precedente a livello stilistico, ma non manca di mostrare la loro caratteristica irruenza. Il lavoro si pone all’apparenza meno immediato del precedente e presenta una maggiore maturità e complessità sonora. Alle loro caratteristiche chitarre taglienti si aggiungono infatti dissonanze, spoken e ritmiche impazzite che aprono nuovi orizzonti musicali agli Shame. Spiccano a tal proposito, Alphabet, Born in Lutone, Snow Day e l’art rock di Wather in the Well.

Flat Worms

I Flat Worms sono una sorta di supergruppo di Los Angeles formato da Will Ivy (Dream Boys, Wet Illustrated) alla voce e chitarra, Tim Hellman (Oh Sees, Sic Alps, Ty Segall) al basso e Justin Sullivan (The Babies, Kevin Morby). Da musicisti come questi sono usciti due album, l’omonimo Flat Worms del 2017 e Antartica del 2020 (registrato dall’iconico Steve Albini), dove influenze post-punk incontrano lo stile garage rock californiano. Quest’anno, a maggio, il gruppo ha pubblicato un Ep dove trovano posto The Guest e Circle, estratti alle sessioni dell’album precedente.

Chubby and the gang

Chubby and the Gang è una interessantissima band Londinese capace di condensare diverse influenze in un turbine punk rock. Hardcore punk, rock’n’roll, pub rock, e punk si fondono infatti nella loro ricerca stilistica mostrata con il primo lavoro Speed Kills e ora con il nuovo The Mutt’s Nuts, uscito ad agosto 2021. L’album mostra forse meno irruenza del primo ma la direzione del gruppo e queste influenze creano un connubio interessante che potrebbe creare una nuova direzione alla scena punk rock inglese e non solo. Si passa da melodie punk orecchiabili come Coming Up Tough, a ritmiche hardcore in Pressure ed a chitarre dal gusto rock’n’roll in Life On the Bayou con estrema semplicità. Si potrebbe insomma dire che Chubby and the Gang con la loro ricerca non creano un copia e incolla di influenze, ma tramite queste stanno creando qualcosa di unico, un genere loro, uno stile alla Chubby and the Gang.