io e i gomma gommas ...e vennero fuori i lupi

Io e i Gomma Gommas: dai Rancid ai Tre Allegri Ragazzi Morti – Talk

Vent’anni di carriera e un disco appena uscito, coronato da un singolo in collaborazione con
Davide Toffollo dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Io e I Gomma Gommas da Ancona ci parlano
della nuova uscita e di ciò che gravita attorno al loro universo.

Avete appena pubblicato un nuovo album, in un periodo in cui accompagnare le uscite
discografiche con concerti dal vivo risulta difficile, se non impossibile. Cosa può fare una band
underground per promuovere la propria musica di questi tempi? Qualche suggerimento?
Una band che si autoproduce tutto completamente come noi, in questo periodo può semplicemente
sperare di vendere on line il proprio Merch, quindi deve cercare di promuovere al meglio la propria
musica dedicandosi magari alla produzione di ottimi videoclip o facendo cose che mantengano viva
l’attenzione dei propri seguaci e magari ne attiri di nuovi.

“…e vennero fuori i lupi” è il titolo del vostro nuovissimo disco. Un chiaro riferimento, nel
titolo e nella copertina, ai Rancid, band fondamentale nell'universo punk. Cercate di proporvi unicamente ai seguaci di questo genere musicale oppure provate a proiettarvi verso ascoltatori più “generici”?
In realtà facciamo solo cose che ci riescono in modo naturale senza pensare troppo a chi ci
ascolterà. Il vantaggio di non aver nessun vincolo con etichette discografiche è proprio questo: fare
quello che si vuole senza preoccuparsi che il risultato finale piaccia a qualcuno in particolare.
Questo album ci ha permesso di sperimentare più generi diversi, quindi forse essendo più
trasversale potrebbe piacere a più persone, anche se l’attitudine Punk è rimasta sempre quella delle origini.

Sul disco è presente più di un featuring, tra cui l’ultimo pubblicato, quello con Davide Toffolo
dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Che impatto ha avuto questa band e questo artista sulla vostra
formazione musicale? E com’è stato collaborare con Davide?
Allora, diciamo che seguiamo i Tre Allegri Ragazzi Morti praticamente dai loro inizi, e tre di noi
hanno avuto la fortuna di aprire più di un loro concerto a fine anni ’90. È una band che stimiamo
tantissimo perchè hanno avuto sempre il coraggio di rischiare e di cambiare, di reinventarsi
rimanendo sempre loro stessi. È stato l’amore comune per Petrolini che ha permesso questa bellissima collaborazione. Inoltre, Davide è davvero una bellissima persona. Collaborare con lui è stato molto piacevole e divertente: abbiamo trascorso una giornata indimenticabile tra studio di registrazione e chiacchierate in giro per la nostra città.

Il vostro nuovo album contiene sedici tracce. Un numero insolitamente alto per gli standard
odierni. Come mai questa scelta?
È vero, è un numero insolito, ma volevamo un disco che facesse capire bene tutte le sfumature che
erano presenti nella musica italiana degli anni fine ’60 e ’70. E crediamo di esserci riusciti.

Se poteste cambiare qualcosa nella vostra carriere di band, cosa cambiereste?
Tutto sommato non cambieremmo niente, possiamo ritenerci decisamente soddisfatti del percorso
fatto. Se dobbiamo proprio dire qualcosa, forse avremmo potuto sfruttare meglio alcune occasioni
che abbiamo avuto, soprattutto quelle che riguardano l’andare a suonare fuori dall’Italia.

Il vostro progetto rivisita brani popolari in chiave punk rock / alternative. Avete altri progetti
musicali per i quali componete i vostri brani?
L’unico che attualmente ha un’altra band è il nostro bassista Dome che suona la chitarra con i Pomodoro’s Troppikaos. Forse perché è il più giovane del gruppo?
In passato abbiamo avuto altre band con cui facevamo musica nostra: Filo e Lele facevano parte dei
Tranquillanti e Giò dei Sesto Piano, entrambe della scena Punk Rock degli anni novanta.

Cosa succederà appena sarà facile e fattibile organizzare concerti? Avete in mente tour e
concerti in particolare?
Appena sarà possibile andare a suonare… andremo a suonare ovunque! Ahahah È una minaccia!
Vogliamo assolutamente andare a Roma a suonare Tanto pe’ Cantà!