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Dai Colle Der Fomento c’è Solo Amore per l’hip hop – Talk

Approcciarsi a un’intervista ai Colle Der Fomento, il gruppo che, forse, ha significato di più per il rap italiano (o almeno lo sono per me) è sempre difficile, tanto è già stato detto, soprattutto ora che è uscita la loro biografia scritta a sei mani con Fabio Piccolino dal titolo “Solo Amore”. Ho colto l’occasione per chiedergli qualcosa proprio su questa esperienza e sul tour che stanno per intraprendere e, fra le righe, si può sperare bene in qualcosa per il futuro musicale del gruppo.

– Ciao ragazzi, innanzitutto grazie per questa intervista, raccontateci un po’ come va.

Masito: Innanzitutto grazie a voi per l’intervista. Un buon periodo per me visto che scrivo regolarmente, dipingo e ascolto musica.

Danno: Bella a tutti, va molto bene è un periodo ricco di progetti e siamo belli carichi!

– State per iniziare con il vostro tour dedicato alla vostra prima biografia “Solo Amore”, tour che vi ha già portato a suonare ad Amsterdam e che vi porterà in tutta Italia e anche a Barcellona. Cosa vi aspettate da queste date?

M: Sono contento del tour Solo Amore e avendo lavorato alla scrittura del libro e quindi ripercorsa tutta la nostra discografia non vedo l’ora di suonare live la nostra storia.

D: Suonare dal vivo per noi è sempre stato tutto, è la parte più reale della musica, salire sul palco e creare qualcosa con la gente che sta sotto…un legame, una energia che è circolare. Lo abbiamo sempre detto. Il fomento che diamo ci torna indietro e ci carica…è davvero “solo amore se amore sai dare”!

– In questo tour sarete anche in apertura ai Cypress Hill, cosa significa per voi questo evento e cosa ha significato nella vostra carriera artistica il gruppo di Los Angeles?

M: Ho avuto tanti amori nel rap e Cypress Hill è sicuramente uno di quelli; ascoltandoli nei primi anni ’90 ci hanno un po’ indicato la via e ho capito subito che dovevamo trovare il nostro modo di fare il rap in anni in cui nei gruppi rap Italiani si scimmiottava molto la cultura black… Loro e House of Pain erano l’alternativa latina che ci piaceva e ci sentivamo rappresentati.

D: Ero fan dei Public Enemy e dei Beastie Boys, poi sono arrivati loro…e mi hanno un po’ rivoluzionato il modo di percepire la musica. Il modo di rappare di B Real e il modo di produrre di Muggs sono sempre stati qualcosa di mitologico per me…ancora oggi sono un grandissimo fan di Muggs e di tutti i lavori che sta facendo con gli artisti underground tipo Eto o Meyhem Lauren. Per me è “Soul Assassins a vita”.

– Sempre a proposito della vostra biografia l’avete scritta a più mani con Fabio Piccolino, come vi siete trovati a interagire con una persona esterna che doveva tirare le somme della vostra pluridecennale carriera artistica?

M: Con Fabio Piccolino ci siamo trovati subito bene…abbiamo accumulato ore di parole registrandole senza troppo pensare al prodotto finale…poi le cose sono venute da sole ed è stato facile completare quello che mancava.

D: Benissimo e Fabio è stato bravissimo, si è trovato con più di 60 ore di interviste che ha fatto a noi, un sacco di materiale che ha lavorato e trasformato nel libro “Solo Amore” dandogli una struttura e un’anima. Daje Fabio!

– Adversus è uscito già da ormai 5 anni, dopo tanti anni di attesa da Anima e Ghiaccio, qual è il processo artistico che vi porta a produrre un nuovo disco?

M: Di solito registriamo un pezzo e capiamo che quel pezzo è il primo del disco…lo capisci subito se ti emoziona riascoltandolo.

D: Sicuramente l’esigenza di dire qualcosa di importante, di urgente, come si diceva tempo fa. Poi la musica, a volte basta un beat che ti accende qualcosa dentro e quella scintilla diventa un incendio. Ma non seguiamo scadenze o tempi dettati dall’industria, non è questo il nostro modo, siamo liberi, con tutto quello che la libertà comporta. Al momento stiamo preparando cose nuove per aprire un nuovo capitolo del Colle der Fomento, il rap è la nostra vita e non penso smetteremo mai di farlo…


– Tanti rapper che hanno fatto la storia di questo genere insieme a voi stanno collaborando con molte nuove leve della scena italiana, come vi rapportate con il rap odierno? Cosa ne pensate?

M: Si certo per vendere si fa tutto e il contrario di tutto, liti e amori che durano pochi giorni e i social hanno intossicato le persone. Alcune cose nuove mi piacciono ma la tendenza generale della musica “street” non la sopporto proprio; è un calderone dove hanno messo tutto dentro, cantautori pop e finte storie di rivalsa sociale…per me è uno schifo salvo rare eccezioni.

D: Io personalmente collaboro con tantissimi artisti anche fuori dal rap, ho fatto un pezzo con Giancane e ne ho scritto uno per Max Gazzè come autore, mi puoi trovare su una traccia con Coez come su una di Nex Cassel. Per me la questione “vecchi/nuovi” è inutile…non è quello che mi interessa, conta la passione, l’anima che ci metti e chi sei.

– Che progetti avete per il futuro?

M: Fare quello che mi piace, scrivere, dipingere e viaggiare…e migliorare sempre, al di là del risultato o dei numeri…perché amo l’Hip Hop da prima che diventasse un business e lo faccio ancora così.

D: Il tour estivo prima di tutto, alcune date le faremo con i Dumbo Station o con La Batteria, due gruppi di amici musicisti che suonano e fanno musica bellissima. Dopodiché si torna a fare gli scienziati pazzi e tirare fuori nuove rime dal cilindro…

Di seguito trovate le date del tour che vedrà i Colle Der Fomento girare per tutta Italia:

sabato 1 luglio, Red Bull Cliff Diving, Polignano a Mare (BA)

mercoledì 5 luglio, Wolf, Barcellona (Spagna)

sabato 15 luglio, Fortezza Nuova, Livorno

giovedì 20 luglio, Circolo Magnolia, Milano (con Dumbo Station)

domenica 23 luglio, BOnsai Garden, Bologna (con Dumbo Station)

domenica 6 agosto, Garda Tattoo Expo, Riva del Garda (TN) (con Dumbo Station)

martedì 15 agosto, Time In Jazz, Berchidda (SS)

giovedì 24 agosto, AMA Music Festival, Romano D’Ezzelino (VI)

venerdì 15 settembre, CSOA Forte Prenestino, Roma (con Dumbo Station)