Whatever | Il nuovo libro fotografico di Chiara Fossati

Whatever è la storia di un sogno polveroso e abbagliante.
Un sogno che supera la notte, di cui si conosce l’inizio, ma non la fine. Il sogno di una festa a cui tutti sono invitati, ma per cui non esiste l’invito: è la festa dei folli.

 

Una festa per celebrare un rito che si compie in deserti inabitati e sconosciuti che diventano grazie ad un incantesimo una città fatta di metallo, polvere e decibel; per poi risparire da ogni mappa con il sorgere del sole.
Capannoni abbandonati dai contorni tremolanti come moderni templi sacri pronti ad accogliere gli adepti che tra i boschi compiono pellegrinaggi guidati dalla musica e dall’adrenalina.
Li si manifestano i dj, divinità invisibili di cui nessuno conosce il volto nascosto dai totem scolpiti su infiniti poligoni di casse.

Polvere e metallo ovunque. Polvere e metallo nelle fabbriche. Polvere e metallo sui corpi, come maschere. Indossa la tua maschera ed inizia a danzare con te stesso, insieme a tutti gli altri.
Qui non ci sono gerarchie, ogni maschera è diversa, ma uguale a tutte le altre.
E con questa danza ha inizio il rituale: gli occhi, le viscere e il cuore guidati dai decibel, si riflettono su specchi di casse. Gli occhi in transe si chiudono e si aprono.
Si chiudono mentre i piedi battono sul pavimento e si riaprono liberi mentre i piedi battono altrove.
Si chiudono qui e ora e si riaprono nel passato, si richiudono e si riaprono ancora, ma in una notte del futuro per poi tornare nuovamente al presente e così infinite volte.

E’ il viaggio della mente.

Il rito è compiuto: queste notti sono un’unica grande notte infinita per permettere a questa festa appena iniziata di non avere mai fine.
Non esistono più presente, passato e futuro.
Non esiste niente fuori di qui.
Esistiamo solo noi.
Continuare il viaggio e fermarsi solo pochi istanti per rifugiarsi in un furgone che si trasforma in un castello in grado di accogliere più anime di quante possa contenere. E poi tornare a ballare.
Ballare i propri sogni, nella speranza che il giorno non torni mai più e che alla notte segua solo un’altra notte. Notte dopo notte, festa dopo festa, sogno dopo sogno.
Compiere una rivoluzione.
Il luogo è stato liberato, il tempo è stato liberato, l’energia è stata liberata e le persone sono state liberate.
Sognare una festa lunga una vita in cui i compagni di una notte saranno compagni per la vita.
Fratelli di sangue, fratelli di polvere.
Figli di una unica grande comunità psichedelica, in cui tutti hanno pari diritto: il diritto alla festa.
Continuare a ballare per generare movimenti di corpi, movimenti agitati per agitare un nuovo movimento collettivo.
Io sono io, io sono te.
Io siamo noi.

Il sole si affaccia oltre il vetro impolverato, la notte è finita.
Guardiamo l’alba seduti a nostro agio sulle macerie di un mondo che ha paura di finire. Ma noi no, noi non abbiamo paura che questo mondo finisca.
Restiamo a godere di quell’alba, sperando arrivi presto il tramonto, portando con sé la prossima notte.

Anche se la festa è finita, noi non abbiamo mai smesso di danzare.
Alors on dance.

Whatever è il primo libro di Chiara Fossati, rappresenta una selezione di un vasto archivio fotografico, che comprende oltre 1000 scatti, e che documentano l’esperienza personale della fotografa all’interno della scena Rave italiana dal 1998 al 2005.
Le foto sono scattate nei vari viaggi che la fotografa ha compiuto tra Italia, Francia, Spagna e Repubblica Ceca.

“Dopo 15 anni nascosti in un cassetto, ho deciso che era arrivato il momento di mostrare queste foto e dimostrare che eravamo molto di più di un branco di teste calde sotto l’effetto di droghe. Ero un’adolescente in cerca di avventure e libertà, ed è così che mi sono ritrovata con una macchina fotografica al collo durante il tramonto della scena rave.
Queste immagini mostrano la storia della mia famiglia adottiva e del sogno condiviso con migliaia di persone di vivere in un mondo senza regole o obblighi. Hanno ancora il potere di insegnarci come la forza e la passione possano muovere gli animi e creare qualcosa di magico.”

(Chiara Fossati)


Il volume è curato da Arianna Arcara e Alex Majoli ed è edito da Cesura Publish.