QUESTO ARTICOLO NON AVRA’ NESSUNA IMMAGINE.

Questa mattina ho preso il cellulare in mano ed ho letto il messaggio di qualcuno che mi aveva scritto:

“Hai visto? E’ morta Letizia Battaglia”.

Sono rimasta immobile paralizzata senza dire una parola, senza fare nemmeno un passo, così come si fa quando ci si ritrova sul bordo di un precipizio, così come si fa quando si sa che il posto dove stai andando non sarà mai migliore di quello da cui provieni e l’idea di muoverti e andare avanti ti spaventa.

Ed è questa la prima cosa che ho pensato: questo mondo ora non sarà mai un posto migliore senza Letizia Battaglia.

E’ la sensazione di quando perdi qualcuno di importante e senti che il mondo sarà un posto peggiore senza quella persona.

Ho vissuto tutta la mia vita con la convinzione che un buon fotografo debba accettare l’idea che non sopravviverà alle proprie immagini, che se fai bene questa cosa chiamata fotografia, se la fai davvero bene le tue immagini ti sopravviveranno.

Dopo aver letto quel messaggio sono corsa alla mia libreria e mi sono accorta che io non ho nemmeno un libro di Letizia Battaglia; all’interno della mia libreria non esiste una singola immagine di Letizia Battaglia , eppure io le sue foto le conosco bene. 

Come è possibile?

Ho ripensato a tutte le mostre a cui sono stata ed ho realizzato che io ad una mostra di Letizia Battaglia non sono mai stata, eppure io le sue foto le conosco bene. 

Come è possibile?

Ho aperto instagram e l’ho trovato pieno di immagini di persone che condividevano le loro foto insieme a Letizia Battaglia. 

Io non ho nessuna foto con Letizia Battaglia perché, nonostante alle volte sia arrivata ad un passo dal farlo, non l’ho mai incontrata di persona e non ho mai avuto modo di parlare con lei delle sue fotografie.

Ho immaginato molte volte come sarebbe stato quel nostro incontro ma, esattamente come chi ha paura di incontrare qualcuno che ha idealizzato, ho sempre finito con il non incontrarla.

Io non ho nemmeno una foto mia insieme a Letizia Battaglia, eppure io le sue foto le conosco bene.

Come è possibile?

Ho sempre pensato che è così che devi fare se vuoi davvero conoscere il lavoro di un fotografo: comprare i suoi libri, andare alle sue mostre e incontrarlo di persona per parlare insieme lui o a lei del suo lavoro.

Oggi mi rendo conto che io non ho fatto nessuna di queste cose con Letizia Battaglia. Eppure io  le sue foto le conosco bene, come è possibile?

Nella mia libreria, nella mia memoria di visitatore di mostre, nei miei incontri non c’è nemmeno un’immagine di Letizia Battaglia e allora queste immagini, queste sue fotografie che ho impresse nella mia memoria da dove provengono?

Come si può conoscere e affezionarsi così tanto ad un fotograf* senza aver mai comprato un suo libro, visto una sua mostra o averlo incontrato di persona?

Me lo chiedo da ore, da quando ho letto quel messaggio, eppure l’unica spiegazione che sono riuscita a darmi è che probabilmente alle volte la fotografia di qualcun* sa essere così urgente da diventare storia, cultura e immaginario collettivo, sa essere in grado di invadere la vita degli altri al punto di essere più efficace di qualsiasi libro, di qualsiasi mostra e di qualsiasi incontro. 

E’ così urgente da diventare Arte. 

E’ così urgente da diventare una battaglia. 

E’ così urgente da diventare Battaglia.

Una Battaglia che ti lascia la sensazione di aver letto tutti i libri, visto tutte le mostre e averti incontrata 10, 100, 1000 volte perché è questo che fa l’Arte: non aspetta che sia tu a trovare quelle immagini, trova una maniera di arrivare a te comunque, nonostante tutto.

Così oggi per la prima volta ho capito che se sei un buon fotografo devi convivere con l’idea che non sopravviverai alle tue immagini, ma se sei un buon artista saprai sopravvivere in eterno accanto alle tue immagini.

“Oggi come ieri, posso dire quello che penso veramente, senza paura e condizionamenti di nessun tipo. E questa sensazione mi fa sentire leggera, mi fa stare bene con me stessa e con gli altri, è la prova che la mia vita non è stata miserabile. Ed è stata piena di coraggio e bellezza. La bellezza e il coraggio di quella bambina indomabile che ero e sono ancora, che insegue sempre i suoi sogni, forse un po’ ammaccati.”

(Letizia Battaglia)

Questo articolo non avrà nemmeno un’immagine di Letizia Battaglia.

Le immagini da ora in avanti mettetele voi: nelle vostre librerie, nella vostra esperienza di visitatori di mostre e in ogni incontro della vostra vita.

Riempite voi questo articolo di tutte le immagini che mancano.

Buona Battaglia a tutt*.

Ciao Letizia.