Iggy Pop: eroina e vomito in salsa fiorentina

«Questi giovanotti di oggi conoscono alla perfezione gli spartiti ma non sanno neppure cosa significa vomitare»

Così, a gamba tesa Mr. Pop risponde ad una domanda fattagli in un’intervista rilasciata a Rolling Stone trovata su Youtube.
Riassumiamo velocemente la vita e la carriera di Iggy Pop, per poi raccontarvi una storia di vomito ed eroina in salsa italiana con ovviamente l’iguana nel ruolo di protagonista. E ricordate la parola vomito.

James Newell Osterberg Jr., meglio conosciuto come Iggy Pop ed Iguana, settantaquattrenne proveniente da un campo di roulotte del Michigan, voce degli Stogees, amico fraterno di David Bowie, personalità tanto ricca di talento, quanto di eccessi.

Andavo alla scuola media ad Ann Arbor, in classe c’erano ragazzi molto ricchi, c’era anche il figlio del presidente della Ford Motor. Io ero diversamente ricco, li battevo tutti, ho ricevuto molto amore dai miei genitori. Questo è culminato nell’ acquisto di una batteria montata nella camera da letto, era l’unica stanza abbastanza grande.
Vivevamo in una roulotte, ed i miei genitori mi diedero la loro camera da letto per imparare a suonare.

Firenze 1980
Il pubblico non era quello delle grandi occasioni, il concerto iniziò alle 18.30.
Erano relativamente lontani i tempi di “The Idiot” e di “Lust For Life“, Iggy non era  nel suo momento migliore, Bowie si era allontanato a causa della continua dipendenza dall’eroina dell’iguana, molto probabilmente gli organizzatori diedero per scontato che se Pop avesse suonato più tardi non avrebbe avuto la lucidità di farlo.
Il concerto iniziò con un Iggy ovviamente strafatto, a torso nudo e pubblico particolarmente scarico.
Fu un ragazzo sotto al palco a rianimare il live che, all’improvviso vomitò come una fontana in direzione di Iggy Pop, l’iguana schifato dal tutto e condito da una buona dose di eroina risponde vomitando in direzione del ragazzo. Il pubblico in visibilio si gasò ed iniziò ad applaudire ed a pogare.
E’ figo pensare che i due si siano riforniti dallo stesso pusher.

Un ringraziamento a Massimo Giacon per aver stimolato la mia curiosità con il suo Masticando Km di Rumore