“E’ un fatto, e ribattere significa mentire. Lo stadio (quasi) intero applaude a molti degli slogan e dei messaggi politici che vengono dal fondo, e questo ha fatto di Vallecas uno stadio speciale. Il Rayo è un club politicizzato dalla sua tifoseria, e non bisogna avere paura di dirlo: la Franja è orgogliosa di rappresentare il suo barrio; il Rayo è di sinistra. E anche per questo sono del Rayo.”
Queste parole le lessi sul retro di un libro che parlava di calcio popolare, nello specifico del Rayo Vallecano. Non ricordo dove fossi, probabilmente al Centro Sociale La Strada alla Garbatella, di certo ero a Roma e di certo era un concerto di Lucci e Coez.
Sapevo ben poco del Rayo Vallecano e fui incuriosito dal leggere queste poche parole, non volli prendere il libro in prestito, in quanto non avrei potuto rispettare i parametri della parola prestito.
Scattai una foto alla copertina e via.
Qualche tempo dopo contatto Roberto Gagliardi di Hellnation (noto pusher di libri di sottoculture underground) ed acquisto il libro scritto da Quique Peinado, tifoso del Rayo: poche pagine, tante informazioni.
Per chi segue il calcio in un modo marginale – guardando solo le partite della propria squadra del cuore, ignorando le serie minori, i campionati esteri – difficilmente riuscirà a capire come si vive il calcio a Vallecas.
Il Rayo è la terza squadra di Madrid, la squadra di Vallecas, quartiere operaio della capitale spagnola noto per la identità antirazzista ed antifascista: una specie di St. Pauli in versione spagnola.
La tifoseria del Rayo di conseguenza è di ideologia “Working Class“, il gruppo più organizzato e politicizzato sono i Bukaneros, ed ovviamente sono in forte conflitto con la tifoseria del Real Madrid, e vanta tra le proprie fila i componenti del gruppo ska-punk Ska-P che nell’album di debutto dedicarono al Vallecano il brano “Como un Rayo”
E’ chiaro che parliamo di una visione di sport totalmente diversa da quella comune, intrisa di paranoia del risultato e della devozione al club più forte indipendentemente dal fattore geografico. Siamo circondati da tifosi del Real, della Juventus, del Chelsea o del club campione di turno comodamente seduti su un divano, immersi sui social e perennemente lontani dagli stadi e dai luoghi di aggregazione di un tifo sano.
Consiglio vivamente la lettura di “All’arrembaggio!” di Quique Peinado.
W il Rayo
Bella per gli Ska-P
PS
(sono riuscito a risalire al luogo ed alla data del live cercando un video da allegare all’articolo. Ero a La Strada ed era il 2015.)
