10 album per raccontare un decennio di rap Italiano – parte 2: da Sfera a Massimo Pericolo (2015-2019)

Se non l’hai ancora fatto, leggi la prima parte dell’articolo.

2015: Sfera Ebbasta – XDVR

Il 2015 non è uno degli anni più floridi a livello di vendite in Italia, ma qualcuno sta piantando un seme che segnerà la musica radicalmente negli anni a venire: Sfera Ebbasta pubblica XDVR con Charlie Charles.
La trap che aveva già contaminato tutti gli USA arriva finalmente in Italia, dando un forte scossone a un genere che si stava chiudendo in se stesso. Dentro al disco ci sono padrini come Marracash e Luchè ma anche due giovani che faranno parlare di sè negli anni successivi: Izi e Tedua.
La qualità delle produzioni di Charlie Charles da questo momento in poi sarà indiscussa e ben presto tutta la penisola parlerà di questo nuovo dirompente genere, la trap.

2016: Guè Pequeno e Marracash – Santeria

Senza alcun dubbio i rapper più influenti di questo decennio: la Tanta Roba di Guè ha prodotto Fedez, Salmo, Ghali, Gemitaiz e Madman mentre la Roccia Music di Marra e Shablo ha prodotto Achille Lauro, Sfera Ebbasta, Luchè e CoCo. L’unione di due colossi come loro ha portato a Santeria, un classico istantaneo che ancora oggi suona attualissimo.
Santeria nel 2016 è segno che l’eredità dei Club Dogo, fondamentali nel decennio precedente, era ancora viva ed in grado di dettare le tendenze.

2017: Ghali – Album

Il 2017 è un anno di rinnovamento per la scena italiana, con una lunga serie di album che cambieranno il panorama radicalmente: Pizzicato di Izi, Io In Terra di Rkomi, OC California di Tedua, Come Uccidere Un Usignolo di Ernia, The Waiter di Dani Faiv, Zzala di Lazza, Twinz della Dark Polo Gang.
Una nuova generazione si fa avanti ma tra tutti è Ghali col suo Album a sdoganare la trap agli occhi del grande pubblico, mettendo d’accordo genitori e figli. Un altro dato importante di questo disco è l’origine di Ghali, prima superstar di seconda generazione in italia, che anticiperà il fenomeno Mahmood.

2018: Achille Lauro – Pour L’amour

Dopo la rinascita dei tre anni precedenti, segnati dall’esplosione della trap, il 2018 è stato un anno di conferme ed uscite importanti: Rockstar, Playlist, Mowgli ed Enemy per citarne alcune. Grandi dischi da grandi numeri che rompono i record, eppure sarà Achille Lauro a rompere gli schemi più di chiunque altro col suo Pour L’Amour insieme a Boss Doms. Ora che il portato innovativo della trap va scemando questo duo è in grado di spingere i confini verso nuove direzioni, guardano al di là delle definizioni di genere.

2019: Massimo Pericolo – Scialla Semper

Dopo la grande parabola della trap, dal suo momento di rottura al suo riassorbimento commerciale, il 2019 ha segnato il ritorno dell’autenticità. Artisti come Massimo Pericolo, Speranza, Ketama126 e Ugo Borghetti sono esplosi quest’anno, restituendo alla scena contenuti forti e immagini d’impatto.
I racconti della strada aboliscono ogni immaginario e ogni personaggio per riportare bruscamente il rap alla realtà. Scialla Semper di Massimo Pericolo è il perfetto esempio di tutto questo, uno spaccato senza compromessi della vita provinciale.