Moder – Ravenna City Insider

Gli artisti raccontano le città e le città raccontano gli artisti.
City Insider” è una rubrica in cui chiediamo ai protagonisti delle scene locali di raccontarsi attraverso tre luoghi che sono (o sono stati) punti di riferimento per il loro percorso artistico e personale.

Episodio 6: MODER

Questa volta a guidarci per Ravenna sarà Moder, membro fondatore del Lato Oscuro della Costa, una crew che oggi è anche una associazione, da tempo in prima linea nel promuovere la vita culturale della città.
Moder nella scrittura ha una forte vena narrativa, che si sposa perfettamente con l’attitudine cantautoriale che aveva dimostrato già in tempi non sospetti col suo album 8 dicembre e che ritroviamo ancora più incisiva nel suo recente Ci Sentiamo Poi.

Questi sono i luoghi da lui scelti per raccontarci la sua Ravenna:

Viale Roma

Allora io ho vissuto in 2 città, fino a 16 anni a Cervia e poi mi sono stabilito a Ravenna.

Alla fine degli anni novanta iniziai a frequentare “Viale Roma” di fronte alla Coop c’era un chiosco, che era diventato un luogo per adolescenti alternativi: punk, metallari, skater, graffittari, appassionati di scooter. Giravo in skate tutto il giorno ollando la catena, li imparai a misurarmi col mondo. Ricordo le birre di sgamo, i limoni, le canne, i motorini in impennata, i litigi, gli schiaffi, i sangue misto, i dischi dei NOFX, le tag, gli approcci bislacchi alle straniere. Passavo le estati su quella porzione di asfalto convinto che quella balotta di amici sarebbe stata per sempre, così non è andata, li ho persi tutti o quasi. Ci sentivamo “diversi” ma non ricordo da cosa. Restano le immagini dei trick sui muretti, i flip della pimpa, noi che scappavamo dalla municipale e quelle promesse mai mantenute.

Hana-Bi

Nel 2006 lavoravo come fonico all’Hana-bi di Marina di Ravenna, volevo stare dove c’era la musica e scaricare delle casse nere era l’unico modo per prendere qualche soldo. Poi sinceramente era il lavoro più bello del mondo, lavoravo per bei concerti in riva al mare. Fu naturale per me e il mio gruppo di allora “Il lato oscuro della costa” prendere casa all’Hana-bi, con Chris (il direttore artistico) inizio un rapporto continuo, iniziai a organizzare dj set, concerti. Da allora il rapporto si è fatto più serio e stretto e le collaborazioni sono aumentate. Fu un periodo di sbronze, grandi serate, sogni incredibili. Credo quel luogo ci abbia formato molto musicalmente, il nostro approccio un pò a “lato” deriva anche da quel periodo. Nada ora è Godblesscomputers, Max Penombra e Polly hanno sviluppato percorsi solisti, Tesuan purtroppo ha smesso, quelle estati cazzo furono incredibili.

CISIM

Nel 2010 io Max Penombra e la Fefe, insieme a Laura Gambi di Coop Libra e a Luigi Dadina di Ravenna Teatro decidemmo di riaprire un’ex scuola di mosaico abbandonata a Lido Adriano e trasformarla in un centro culturale: il CISIM. Lido Adriano è una frazione multiculturale di Ravenna, un luogo incredibile, vivo di inverno è d’estate pieno di turismo. In 10 anni abbiamo costruito un percorso che a ripensarci ha dell’incredibile, lavorando su laboratori con adolescenti, musica, teatro, letteratura. Il rap è sempre stato il centro li ha preso forma “Under fest” sono passati i migliori d’Italia in un momento in cui in romagna succedeva poco e niente. Da quei laboratori è uscita l’attuale scena ravennate, anche quelli che non lo dicono. Il CISIM è sempre stato un fatto artistico per me che ne curo la linea e devo dire che è una parte fondamentale del mio creare. Grazie a tutti quelli che lo fanno vivere.