Moder e Boiled Brains: l’underground spinge (ancora) forte a Bologna – Live Report

Riapre Split a Bologna, in line up ci sono i Boiled Brains e Moder, tutto ha le premesse per essere una delle migliori serate per chiudere la stagione dei live all’aperto, e noi non potevamo mancare.

Appena arrivati si respira underground ovunque, sembra di aver preso una macchina del tempo ed essere tornati indietro a quando andavo ai primi concerti rap a quindici anni, si rincontrano tanti amici e artisti, ci sono i banchetti con le autoproduzioni, sono circondato da graffiti e rappusi.

boiled brains

La serata comincia poco dopo le 22 e i Boiled Brains fanno quello che sanno fare meglio: cacciare valanghe di rime sui beat lanciati dalle sapienti mani di Boiled Master; insieme a loro si aggiunge per qualche brano Brain, una vera leggenda del rap bolognese che contribuisce ad alzare l’asticella di un live già di altissimo livello per un collettivo nato da relativamente poco tempo.
Ai Boiled Brains va dato il merito di aver riportato a Bologna un vero giro di rap underground, di quello sporco ma comunque fatto da mani sapienti.

Dopo più di un’ora di live i ragazzi di Bologna lasciano posto a Moder, qualsiasi presentazione per lui sarebbe superflua, un rapper che puoi trovare a suo agio in apertura a Fabri Fibra davanti a migliaia di spettatori e in situazioni come questa, senza palco, sulla nuda terra che continua a far emozionare (e a emozionarsi) con i suoi testi carichi di così tanto personale che diventa un po’ parte della vita di tanti.
Se dal punto di vista tecnico è, come sempre, ineccepibile non posso tralasciare quello umano: Moder, o meglio Lanfranco è una persona d’oro, di una umiltà e gentilezza dalla quale tanti nella scena dovrebbero imparare.

Foto di Tommaso Palmieri

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