Distruggi La Bassa Fest con Dsa Commando, Slander e tanti altri – Live Report

Ci sono pochi festival che non vi potete assolutamente perdere in giro per l’Italia, soprattutto in estate, per me da qualche anno il Distruggi La Bassa fest è un must a cui non si può mancare. Sarà che si rivedono un sacco di amici sparsi per l’Italia, sarà la sempre alta qualità delle band ma il festival ferrarese è una sicurezza.

Arriviamo verso le 18 in località Alberlungo all’Agriturismo i Due Laghi, purtroppo siamo in ritardo come al solito, ormai lo avete imparato dai vari live report passati, e quindi ci siamo persi le prime 5 band ma siamo sicuri che abbiano spaccato tutti: partendo dai Menagramo, gli Arabian Tower, gli amici First Brawl, i Neid e arrivando ai Path & Jenny Woo.

Si parte subito col botto con i Choke Wire, ormai li conosco bene, il loro album Recognize Your Demons è una bomba che mi sono ascoltato in loop da quando li ho visti la prima volta al Crash di Bologna in apertura ai Madball e live confermano la loro esplosività.
D’altronde da membri dei Payback e altre band fondamentali della scena italiana non ci si poteva aspettare altro che uno show di altissima qualità.

choke wire

La situazione era, ancora una volta, delirante con due palchi (uno esterno e uno interno) con conseguenti cambi fulminei.
Non fanno in tempo a finire i Choke Wire che dentro i The Unborn stanno già iniziando. La band Oi! è stata una piacevole scoperta, live martellante e scenico.

È il turno degli Hobos che, come dicono loro, “suonano metal come piace ai punk”, e l’atmosfera comincia a farsi ancora più pesante, l’ora si fa più tarda e le persone cominciano ad arrivare sempre più numerose.
Gli Hobos infuocano il pogo e l’aria si fa sempre più violenta.

hobos

Causa rifocillamento mi perdo i Tunonna e il loro live set acustico, li sento da fuori e devo ammettere che in mezzo a tutte quelle chitarre pesanti e batterie veloci un po’ di calma ci voleva, altra ottima scoperta.

Sul palco esterno è la volta dei Raw, rivelazione della serata per quanto mi riguarda. Punk hardcore come piace a me e un live che dire provocatorio è dire poco ma ci piace così, alla fine cos’è il punk se non provocazione?
Si passa agli amici dei Cosa Nostra, dei quali vi abbiamo già parlato per quanto riguarda il loro ultimo lavoro Bologna Brucia: era molto tempo che mancavo da un loro show ma non mi ero sicuramente scordato della carica che portano con loro, l’atmosfera nel palco interno si incendia e sulle note dei loro inediti e delle loro reinterpretazioni di brani storici di Nabat, CCCP e tanti altri ribaltano il locale.

cosa nostra

I balli di gruppo vengono ora orchestati dagli Slander, la band hardcore veneta che sta dando linfa vitale alla scena da qualche anno e la sta portando davvero in alto.
Show perfetto, veloce e cattivo: Samall e compagni sono in ottima forma e dal palco del Distruggi La Bassa danno vita a una bolgia scatenata di punx e skins che poga sulle note del loro ultimo EP Calunnia.

slander

Il tempo passa e reflex e zaino pesano sulle spalle, ho bisogno di una pausa e mi tocca perdermi i Contrasto, ma sono certo che hanno mantenuto alta la loro fama.

Il tutto si sposta fuori definitivamente con una doppietta di assoluto spessore: i DSA Commando portano sul palco il loro horrorcore rap da Savona e non deludono.
Gli succedono i Tear Me Down che danno il colpo di grazia alle ossa del pubblico.

tear me down

Tutto molto bello, bravi tutti, dalle band agli organizzatori fino al pubblico, il Distruggi La Bassa non ha deluso nemmeno questa volta.
Ci si vede agli Adolescents, “stesso posto, stessa gente, stesso bar”.

Foto di T–Chrome Photos
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