Young Signorino flop a Milano: il concerto all’Alcatraz è un buco nell’acqua

Siamo stati a Milano per intervistare i fan di Young Signorino. Ci aspettavamo folle di invasati che lanciavano bottigliette per farsi prendere a microfonate in faccia, ma abbiamo trovato un mortorio.

Dall’apertura cancelli fino a mezzanotte e mezza (orario di inizio del live) abbiamo visto entrare si e no 90 persone, di cui 10 erano dello staff e 4 erano giornalisti. Gran parte dei restanti diceva di essere lì per “la discoteca” ma siamo comunque riusciti a incontrare qualche aficionado del Signorino per le video-interviste.

Andando ad una data all’Alcatraz (un locale piuttosto capiente) ci aspettavamo un pienone. Sicuramente in tarda notte la disco si è riempita, ma lo show del Signorino non ha avuto l’attenzione di molti. Noi non ci siamo presi la briga di entrare, ma dalle uniche foto che documentano la serata sui social è facile confermare la nostra versione:

Sarà stato il live di 6ix9ine e Tedua a Brescia a richiamare i giovani di Milano?
Resta il fatto che un fenomeno virale, con milioni e milioni di visualizzazioni, non è riuscito a muovere neanche un centinaio di spettatori nella sua prima data Milanese.

Ecco a voi il momento di “picco” della fila intorno a mezzanotte:

Prendiamoci un minuto per analizzare il fenomeno Signorino e capire quanto assurda possa essere stata la sua parabola:

Paolo, in arte Young Signorino, ha vent’anni, un coma farmacologico alle spalle ed una figlia di due anni da crescere. Negli ultimi quattro mesi ha spopolato nel web per un video intitolato Dolce Droga, seguito dall’ancora più nota Mh ha ha ha. Al suo primo concerto si è trovato davanti a 4000 persone e la sua prima ed unica intervista l’ha fatta in televisione da Chiambretti, metà dei suoi concerti sono stati cancellati dalle amministrazioni locali perchè giudicato eccessivo ed inadeguato.
Una rockstar in pratica.

Non si tratta però di un caso, come può essere stato per altri “lol-rappers” come Trucebaldazzi o Bello Figo, diventati virali con video fai da te registrati col cellulare: la produzione di Young Signorino è di qualità professionale sotto ogni punto di vista.
Non per insinuare che sia un personaggio costruito,  ma il fatto che sia stato prodotto e lanciato in questo modo segna un cambiamento nelle “regole del gioco”.

Un fenomeno fondamentalmente virtuale come questo viene immediatamente preso e fagocitato, acchiappato dall’industria musicale e dato in pasto agli squali. Basta vedere la sua prima performance live per capire quanto fosse impreparato a questa sovraesposizione, sia artisticamente che psicologicamente.

Il mercato dell’intrattenimento deve soddisfare un insaziabile bisogno di novità: la gente vuole costantemente un nuovo modo per per sfogare le proprie frustrazioni o più semplicemente per distrarsi, qualcuno da insultare o da deridere (vedi Dark Polo ecc).

Quello che sembrava il punk del futuro ha già annoiato il grande pubblico in nemmeno tre mesi, a riprova del fatto che nessuno può sfuggire al ritmo incessante del tritacarne mediatico.
Chi sarà il prossimo?

 

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