Brew Park è dunque giunto alla fine, così come l’esperienza del LinkInPark e c’è da dire che non poteva concludersi al meglio, la line up prometteva bene ma così siamo andati ben oltre ogni più rosea aspettativa. Il modo migliore per riprendere finalmente coi concerti.
Noi ci concentreremo principalmente sulle due serate che hanno visto partecipi delle teste di serie del rap italiano, nonostante il sabato, con ai piatti Memory Man ci abbia fatto ballare come non si faceva da un po’ di tempo.
Partiamo quindi dall’epica serata con DJ Fastcut e buona parte della Setta dei Poeti Estinti: uno show così a Bologna non si vedeva da un bel pezzo, ben prima anche che la pandemia ci chiudesse in casa, Fastcut ai piatti e un maestro e sul palco si alternano alcuni dei migliori rapper del bel paese, partendo dai locali come Buster Quito e Prodest fino ad arrivare alle grandi promesse dell’anno come Sace.
Dopo un bel po’ di barre arriva il momento dei maestri, sul palco si alternano senza sosta Brain, Sgravo, Funky Nano, l’Hard Squat con Virux e Kappa-O e infine Mattak che presentava qui il suo ultimo disco “Riproduzione Vietata”, fresco d’uscita.
Uno show infinito da polmoni d’acciaio, degno solo di chi sa bene quel che deve fare sopra il palco e lo ha dimostrato negli anni. Ora non ci resta che aspettare Dead Poets 3 e, a quanto pare, non manca molto.
Si passa alla domenica dove sul palco c’è la promessa di un altro grande show: si parte con un DJ set dove ai piatti si alternano giganti di questa disciplina con gente del calibro di Frank Siciliano, DJ Trix, DJ Lugi e DJ Madkid, sotto il palco si viene a creare un bel cerchio dove alcuni ragazzi cominciano a fare break dance. Giunge l’ora di Moder, che dalla Romagna porta tutta la sua poeticità alternata a potenza regalando al pubblico, ancora una volta un live da vero maestro della tecnica, accompagnato dal fidato compagno di rime Nox scaldano a dovere gli spettatori. Arriva il momento di Ensi, dopo tanti anni di mancanza da Bologna, la città che lo ha battezzato come uno dei grandi del rap italiano con il 2TheBeat: c’è poco da dire, sul palco, in Italia, forse nessuno è ai livelli dell’MC torinese, tanta carica, tante rime e zero errori e sbavature, sembra quasi di sentire la registrazione da studio per uno show da ben più di un’ora.
Ci si vede il prossimo anno al Brew Park!
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