emergenti 2021 rapper

Da Baby Gang a J Lord: le giovani promesse su cui puntare nel 2021

Se negli anni scorsi ad Aprile potevamo già individuare le future promesse e i dischi degni di memoria, in un anno incerto, rallentato e imprevedibile come il 2021 le sorti della musica urban italiana sono a ancora una sorpresa. Tanti giovani artisti sono pronti ad affermarsi, ecco qualche nome che secondo noi di Bugzine si farà sentire.

Baby Gang
Una delle figure più fresche e innovative degli ultimi anni, Baby Gang si è presentato alla scena italiana con una serie di singoli taglienti e capaci di sbatterti in faccia la triste realtà della vita di strada. Realtà raccontata con tanta violenza e in modo grezzo, caratteristiche che gli stanno permettendo di ribaltare le carte in gioco. Il rapper di Calolziocorte, paese in provincia di Lecco, sembra figlio della scuola degli N.W.A. e di tutto quel filone in cui attraverso un’apparente euforia nel condurre una vita di strada vi sono critiche e temi di importanza sociale. Dalle prime dimostrazioni come Cella 1 fino alle ultime No Parla Tanto, Treni e Baby, Gaby Gang sta portando a un pubblico sempre più vasto il suo messaggio a metà tra provocazione sociale e esaltazione della vita da thug. I suoi brani suonano come dei veri propri street bangerz, senza la pretesa di piacere e di dire quello che fa comodo sentire. A una figura grintosa come lui  l’Italia sta stretta, come dimostrano i rapporti cuciti nell’ultimo periodo con Morad, Lacrim e Sofian, con il quale è in arrivo una collaborazione.

Pensie Dalle Popo
Se vi state chiedendo come si chiami l’artista che nei video indossa un casco integrale siete nel posto giusto. Cresciuto tra Molassana e la Curva Sud del Marassi, Pensie ha voluto portare in Italia il rap sulla cassa dritta fatto solo come in Francia sanno fare. L’unione tra rap e dance ormai in Italia non è più una novità, ma ascoltando Pensie Dalle Popo si trova l’unione tra melodie dance e racconti estremamente legati alla sua realtà di Genova. Dimostrazione di come ormai sia il numero uno in Italia a cimentarsi in questo sottogenere del rap è sicuramente la collaborazione con Moubarak, rapper di Marsiglia sotto l’etichetta di Jul, colui che del flow sulla cassa dritti ne ha fatto il suo marchio di fabbrica a livello internazionale dominando da anni le classifiche francesi. Dopo essersi coperto il volto con un casco integrale e la pubblicazione di Casco Integrale Vol. 1 e nel 2020 Casco Integrale Vol. 2 ha avuto inizio una rivoluzione sonora nel suo percorso artistico, dopo anni di progetti musicali dedicati alla Sampdoria pubblicati in collaborazione col mondo blucerchiato.

Medy
Il quartiere bolognese Massarenti dopo Drefgold ha dato alla luce Medy, giovanissimo artista che con solo 3 tracce pubblicate si sta rivelando uno delle figure più interessanti dell’ultima generazione. Storie di un passato difficile, situazioni troppo grandi per quando si è ancora troppo piccoli, racconti di un sistema sbagliato come quello dei carceri minorili italiani sono i temi dell’introspettivo e cupo stile di Medy. Se in Chiamare e Niente in Due fa parlare sé stesso, in Puttana lui e l’amico Bubu lasciano parlare Massarenti, quartiere popolare di Bologna che lo ha cresciuto. Un suono melodico e leggero si contrappone a testi carichi di preoccupazione, melanconiae  di una maturità insolita per una penna giovane come la sua.

Escomar
Supportato da Baby Gang e dal collettivo milanese di San Siro Escomar ha avuto un ottimo trampolino di lancio, ottenendo in pochi mesi importanti numeri su YouTube e numerose attenzioni. Le due tracce pubblicate sino ad ora Bassone ed Detail, in collaborazione con Simba La Rue, sono un biglietto di sola andata per le banlieu francesi. La sua carriera musicale inizia con Bassone, brano che fa riferimento alla casa circondariale di Como e racconta della sua scarcerazione. Il video ripercorre la scena dell’uscita dal carcere con una sceneggiatura e regia tipica dei video dei PNL. Considerando quello che per ora ci ha solo accennato, Escomar ha ancora tanto da raccontare e grazie ad una visibile qualità ha raccolto molti ascoltatori interessati ai prossimi episodi.

J Lord
Ghanese cresciuto in Italia J Lord è il filo che unisce l’hip hop della Golden Age ai suoni degli ultimi anni. Cresciuto con Nas e Biggie nelle cuffiette l’autore di My G alterna flow tipici delle vecchie leggende a melode più trap e melodiche, ma guardando sempre al passato come dimostra in Sixteen e in Tanti Auguri A Me, ultimo brano pubblicato. Battezzato da Mace con un posto in Obe in Scostumato e da Massimo Pericolo con il quale duetta In Troia, J Lord è il nuovo poeta della street culture partenopea.

Inamos
La prima sensazione di quando si ascolta Inamos è sicuramente la percezione di rinascita del gansgta rap. Uscito dalle Aler di San Paolo, quartiere di Brescia, è stato preso sotto la preziosa guida di colui che se non avesse deciso di rappere probabilmente non saremmo qui a parlare di rap, Jake la Furia.  Jake lo ha premiato offrendoli un posto in Seme del male RMX in 17 Dark Edition con Emis Killa e Not Good, figlio artistico del rapper di Vimercate. Definito un real G da Mboss, entrato tra i preferiti di Jamil, Inamos fa il suo ingresso ufficiale nella scena nel novembre del 2020 con Top Boy, brano drill in cui emergere tanta voglia di farcela e soprattutto una forte consapevolezza di ciò che canta. Giornata Storta è l’ultima dimostrazione di un talento estremamente elastico e genuino, in cui da voce alla storia della sua famiglia e del padre, un brano concious in cui traspare una capacità di narrazione notevole e tutto il valore artistico di Inamos.

La Sad ENT
Dopo percorsi separati con visioni artistiche ben poco simili Plant, Theo e Fiks si riuniscono a inizio 2020 per entrare insieme nel sad castle. Se pochi anni fa il connubio tra trap e pop punk sembrava essere giunto a realizzazione completa nell’emo trap stile Soundcloud, con la Sad si ha l’abbandono di ogni sonorità che richiami alla trap e un completo salto indietro nel tempo alla wave pop punk.  Attraverso un uso strategico quanto mai astuto dei social network la Sad sta riuscendo a concretizzare un percorso e un suono che negli ultimi nel nostro paese non ha mai visto un livello di notorietà così alto. Sfacciati, irriverenti e strafottenti paragonano le loro storie d’amore a dipendenze con le droghe, cercano di uscire dalla depressione e gridano parole inventate generando un linguaggio alieno. Plant, Theo e Fiks sono al limite tra il reale e il personaggio, tra risate e pianti e si prospettano una curiosa realtà per questo 2021.