Siamo arrivati un po’ lunghi su questa notizia, ma valeva comunque la pena spendere due righe per un evento epocale come questo: Kendrick Lamar è il primo rapper della storia a portarsi a casa uno dei premi più prestigiosi del mondo, il Pullitzer per la musica.
Al di là della sua personale rivincita dopo l’esclusione dai Grammy Awards del suo ultimo disco DAMN. il risultato di Kendrick ha tutt’altra rilevanza: c’è innanzitutto un peso politico notevole, nell’America di Trump spezzata dal razzismo, perchè a vincere questa onorificenza è chi ha scritto Alright, il motto del movimento “Black Lives Matter” nel 2015.
In quegli anni c’era ancora Obama, il presidente nero, ma la polizia già faceva strage di afroamericani per strada. Dopo le elezioni del 2016 la condizione delle comunità etniche non è certo migliorata e kendrick è ancora uno dei più importanti portavoce delle istanze di uguaglianza e riscatto sociale.
Tornando all’aspetto musicale la questione non è poi così differente, perchè la vittoria di Kendrick rappresenta la vittoria del rap e della black culture sul pop, anzi nel pop. L’hiphop ha compiuto una maturazione ed un espansione tale da poter essere accostato al pop o al rock in termini di pubblico, storia, vastità di sottogeri e di influenze. Anche il rap, come “canto”, ha sfondato ormai ogni barriera, è arrivato sull’EDM commerciale, sulla dubstep, sulle pubblicità, nelle colonne sonore dei colossal cinematografici (vedi Black Panther, curata proprio da Kendrick).
Kendrick Lamar è una pop star a tutti gli effetti ma anche un rapper dotato e tecnico, in grado di narrare la sua comunità meglio di chiunque altro. Il suo nome adesso spicca in mezzo a giornalisti, fotografi e letterati, eppure sono quasi sicuro che non siano in molti a venire dalle strade di Compton su quella lista.
“Do you know what DNA stand for? Dead Nigger Association”
Non serviva un Pullitzer a rendere DAMN. una pietra miliare, ma forse ce n’era bisogno per dare la giusta rilevanza nella storia della musica all’hiphop: una cultura ormai divenuta ormai dominante in tutto il mondo ma ancora in grado di veicolare un messaggio e dare voce alla rabbia ed ai sogni di tutti noi.
Se ora questo è un dato di fatto è anche grazie a Kendrick Lamar, riascoltatevi questo disco che rimarrà nella storia.