Rap per Stefano: un toccante brano per finanziare l’Associazione Stefano Cucchi Onlus

Dopo dieci lunghi anni è finalmente giunta la condanna per omicidio preterintenzionale a carico dei due carabinieri responsabili della morte di Stefano Cucchi. Il rapper HegoKid devolverà i proventi di un suo brano all’Associazione Stefano Cucchi – Onlus, che si prodiga per la tutela dei diritti umani.

Il caso Cucchi è una vicenda giudiziaria che mi ha da sempre coinvolto, forse perché fu uno dei primi fatti di cronaca che seguii oppure perchè mi aprì un mondo circa i molti, drammatici, eventi di abuso di potere. La storia di un ragazzo fermato una sera come tante, con qualche grammo di fumo, diventanto vittima di Stato per colpa della ferocia di due agenti, è certamente qualcosa che nella mente di un’adolescente crea un certo impatto emotivo o quantomeno, credo, dovrebbe farlo.
La caparbietà della sorella (e della famiglia) che ha combattuto dieci anni per portare in aula una verità ben visibile agli occhi di tutti quelli che volevano vederla, penso sia qualcosa che meriterebbe solo una muta ammirazione e mi disarma nel profondo constatare che per alcuni non sia così.

Rap italiano e il caso Cucchi

Dal 2009, anno dei fatti, la scena rap nostrana si è costellata di innumerevoli canzoni dedicate alla storia di Stefano: da Costole Rotte di Coez con quel gusto malinconico che narra di come fa caldo in mezzo alle botte della centrale di polizia, a un brano dai toni crudi come Mestiere di Merda di Aban, arrivando anche alla storica Cantano Tutti di Primo e Squarta e ancora una dedica è presente in La Collina di Lucci e anche nel pezzo Banditi Nella Sala degli Assalti Frontali in collaborazione con Inoki ed Esa etc.
La lista potrebbe effettivamente continuare un bel po’ tra brani e citazioni, questo perchè, a conti fatti, il caso Cucchi creò davvero (e non solo a me) una certa presa di coscienza collettiva sul tema dell’abuso di potere da parte delle forze dell’ordine, tema che non è nuovo alla storia della cultura Hip Hop.

Ebbene, a pochi giorni dalla sentenza di primo grado che ha condannato a 12 anni i carabinieri responsabili delle percosse che conseguentemente portarono alla morte di Cucchi, sono venuta a conoscenza di un altro brano per cui ho ritenuto giusto spendere un paio di parole.

Stefano di HegoKid

Il pezzo, pubblicato nel decennale della scomparsa e fatto ascoltare in anteprima ad Ilaria Cucchi, si presenta in modo differente rispetto agli altri sopraccitati: HegoKid ha deciso infatti di vestire i panni del protagonista e descrivere l’ultima settimana di vita di Stefano come se fosse Stefano stesso a raccontarcela. Ci vengono proposti pensieri e stati d’animo in maniera diretta in un percorso in cui Cucchi riflette sulla sua vita, sui propri errori e su quanto gli sta capitando, nelle mani dello Stato, dal momento del suo arresto.

Il video è molto semplice, ma d’effetto. Le parole del testo compaiono pian piano come a volerci rendere partecipi del momento di scrittura, (personalmente ho pensato all’attimo in cui Stefano scrisse in carcere la sua ultima lettera indirizzata a uno degli operatori della comunità che lo seguiva) e il risultato finale si esplica in una composizione grafica che rappresenta il volto di Stefano.

Ad ogni modo, un punto fondamentale di questo progetto è quanto anticipato in precedenza: i profit ricavati della vendita della canzone sui digital stores serviranno a sostenere l’Associazione Stefano Cucchi – Onlus nella lotta per il rispetto dei diritti umani e per la modifica della legge sul reato di tortura.

La produzione musicale e l’arrangiamento sono ad opera di Jun mentre il brano è stato registrato, mixato e masterizzato da Andrea Cataldo per Charming Audio.

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