Perle ai Porci vol.2: gruppi punk che hai sempre ignorato

Ogni genere musicale ha i suoi imprescindibili, quei gruppi leggendari che tutti conoscono, anche chi non è un intenditore. All’ombra di questi colossi brulicano un’infinità di piccole e piccolissime realtà, sconosciute ai più ma comunque validissime. L’intento di questa rubrica, fin dalla sua prima edizione, è mettere in luce i tesori nascosti della scena punk e darli in pasto ai maiali, gli onnivori della musica.

Bacchae

Bacchae punk

Dopo i Razorbumps di qualche settimana fa volevo cercare qualche altro gruppo con la voce femminile e il tour dei Turnstile mi è venuto in soccorso (di nuovo). Così ho trovato i Bacchae, gruppo quasi interamente composto da donne, eccezion fatta per il chitarrista: sono sicuramente intriganti, non semplici da ascoltare per i puristi del punk ma certamente sono di altissima qualità e daranno una bella scossa a una scena che si sta adagiando sugli allori. Il loro sound può avvicinarsi a quello del rock anni ’60 ma con una bella spruzzata di pop e di punk, molti li accostano ai B52. Hanno pubblicato un album e un Ep.

Perchè ascoltarli? Per supportare le nuove leve femminili del punk e per sentire qualcosa di nuovo e diverso dal solito.

Ho99o9

ho99o9Foto di Nick Sayers

Gli Ho99o9 (ovviamente si legge Horror) sono stati una rivelazione, me li ha consigliati un amico e al primo ascolto c’è stato il colpo di fulmine e me ne sono innamorato. Il gruppo unisce i tre generi di cui parliamo qui su BUGzine, partono dal punk, ci aggiungono un po’ di rap e condiscono il tutto con una spruzzata di elettronica. Le influenze sono abbastanza palesi dagli Atari Teenage Riot, al contrario degli Abuse Of Power dello scorso episodio hanno un po’ di materiale in archivio: 3 EP, un mixtape e un album.

Perchè ascoltarli? Sono veramente una bomba, vi destabilizeranno all’inizio se siete ascoltatori un po’ più classici ma poi non ne potrete più fare a meno.  

Rotting Out

Rotting outFoto di Jonathan Erik Turner

I Rotting Out li ho conosciuti per un curioso aneddoto raccontatomi da un mio amico: il gruppo è straight edge ma il cantante è stato arrestato al confine con il Messico con un ingente quantitativo di marijuana. Belle cose insomma. Ma veniamo al gruppo: i Rotting Out nascono nel 2007 in California e continuano insieme fino al 2015 quando si sciolgono, giusto l’anno scorso si riuniscono per continuare le loro avventure. Abbastanza classici nel suono, sono una band hardcore vecchio stile che sente parecchio l’influenza dei loro conterranei Dead Kennedys, hanno all’attivo 2 album e 2 EP tutti maledettamente potenti e belli. Perchè ascoltarli? Primo perchè il cantante è un mito, secondo perchè sono davvero bravi pur rimanendo nella loro “classicità”

Abuse Of Power

Abuse OF PowerFoto di Angela Owens

Torniamo in territorio a stelle e strisce, dopo l’excursus koreano di settimana scorsa, per parlare degli Abuse Of Power, band giovanissima, attiva da soli due anni ma che ha dimostrato fin da subito le sue qualità, anche loro hanno seguito i Turnstile nell’ultimo tour di Time & Space, e si sente tutto nel loro suono; entrano a piè pari nella nuova wave che sta avendo parecchio successo negli ultimi anni. Hanno all’attivo letteralmente 10 brani divisi in due 7″ e un demo tape. Perchè ascoltarli? Se siete alla ricerca di band fresche e giovani ma vi siete già consumati tutto il materiale dei Turnstile avete un’ottima alternativa.

The Geeks

The GeeksFoto Droid Rage Zine

Allo scorso episodio vi avevo portato un gruppo con una cantante donna, purtroppo abbastanza raro, sta volta per sorprendervi un po’ ho deciso di staccarmi dagli USA e spostarmi a Est, precisamente in Korea del Sud. I The Geeks sono una band formata nel 1999 da due studenti del college Seo Kiseok (il cantante) e Kang Junsung (il chitarrista). Hanno all’attivo due album, uno split con gli In My Pain e una marea di compilation con band koreane, sono partiti come band Straight Edge ma al momento alcuni membri non lo sono più. Il suono è abbastanza classico ma di qualità, si sentono comunque le influenze della florida scena giapponese. Perchè ascoltarli? Per supportare una scena lontana ma che ha in serbo comunque perle nascoste come queste e perchè comunque spaccano

Razorbumps

razorbumpsFoto di Dan Gonyea

I Razorbumps li ho scoperti curiosando fra le band di apertura all’ultimo tour dei Turnstile, band per cui sono totalmente in fissa. “Boom big reveal!” direbbe Cetriolo-Rick, e infatti di rivelazione si tratta per me, partiamo dal fatto che vi colpirà dal primo ascolto, la cantante è una donna, purtroppo troppo rare nel punk, il suono risente di molte influenze: dal post-hardcore al punk ’77, fino al rock’n’roll, un bel mix sonoro che unito alla voce graffiante e effettata della cantante regalano qualcosa di particolare, quasi unico. Hanno all’attivo un demo e un EP ma bastano per dimostrare la loro qualità. Perchè ascoltarli? Sono qualcosa di veramente innovativo, forse più di quanto stanno facendo i sopracitati Turnstile.

Brutality Will Prevail

brutality will prevailFoto di Noelia Amieva

Conosciuti qualche tempo fa per il loro recente tour che li ha portati in Italia al quale dovevo assistere ma che poi mi sono perso, anche i Brutality Will Prevail hanno da poco suonato al Sound Of Revolution (che si riconferma uno dei migliori festival hardcore europei). A differenza delle altre band affrontate fin’ora le influenze metal qui si fanno decisamente più importanti con una voce molto più profonda e ritmi più pesanti e lenti. Hanno all’attivo già una corposa produzione discografica con 5 album e svariati EP. Spero tornino al più presto nel nostro paese per non lasciarmeli sfuggire. Perchè ascoltarli? Sono un ottima band di giovani che prende il meglio del punk e del metal e li spinge insieme, variate un po’!

Eisberg

photo by @matouxn

Band che ho conosciuto da veramente poco ma che mi ha colpito subito per la carica che mettono in ogni pezzo. Hanno all’attivo una manciata di brani ma che sono una manata in faccia uno dietro l’altro, alternano pezzi più lenti e pesanti a brani più veloci e taglienti come un coltello. Hanno le influenze più varie avendo proprio queste due facce dagli esordi dell’HC fino alle contaminazioni più recenti. Sono usciti da poco con un nuovo LP di 7 tracce dal titolo Few Will Remains che li vede collaborare anche con i Dead Swans, band che è gia finita nel primo volume di Perle ai Porci. Perché ascoltarli? E quando vi ricapita un gruppo che potete ascoltare sia quando siete presi male sia quando siete incazzati?

Fury

Oggi ci troviamo a parlare dei Fury, band che ho scoperto due anni fa grazie a un concerto nella mia città, carichi a mille ed impeccabili. Sono un genere di hardcore a cui mi sto appassionando ultimamente, forti le influenze della scena NYHC ma anche quelle del metal e del post hardcore degli anni ’90 e 2000, insomma degli Angel Du$t più oscuri e depressi. Hanno all’attivo due lavori: un EP  Kingdom Come del 2014 e il loro album Paramount del 2016, una vera perla. Perchè ascoltarli? Sono qualcosa di nuovo per le vostre orecchie e i testi sono davvero qualcosa di pregiato, consigliatissimi live.

Shark Attack

shark attack Foto di @tecmobo83

Band Hardcore nata all’Università di West Chester in Pennsylvania da Matt Smith (ex Rain On The Parade) e Matt Summers (cape della My War Records che diventerà anche la loro etichetta). Gli Shark Attack hanno all’attivo solo un 7″ e qualche singolo che sono stati da poco riuniti dalla  Six Feet Under Records in una album-discografia. Hanno suonato da poco al This Is Hardcore Fest di Philadelphia e suoneranno al The Sound Of Revolution di Eindhoven, sono dannatamente veloci, si sentono le influenze della scena newyorkese ma anche di storiche band come i Dead Kennedys. Perchè ascoltarli? Beh siete dei punk no? Urlano, sono veloci e parlano delle cose che piacciono a noi punk. Pig logo by @fedefungo