GAAR: un felice incontro tra techno e punk

La storia del connubio tra techno e punk è a mio avviso una delle più felici degli ultimi anni, e ha dato vita a lavori spesso interessanti. Molti di questi non hanno bisogno di presentazioni e si annunciano già di per se come dei gran lavori, ma sappiamo che il piacere sta nello scovare il bello laddove è più difficile vederlo, nelle profondità di quell’essere vivo e multiforme che è l’underground.

Così troviamo l’oggetto di questo articolo, GAAR, nuovo album di NUER, produttore milanese, pubblicato da Spettro rec. e EK4T3 COLLECTIVE.

Se nei precedenti lavori la componente punk era per lo più dominante, qui possiamo fare esperienza di un ibrido le cui due anime dialogano in maniera più armoniosa e proficua. Le corde, protagoniste taglienti e incisive, trovano nelle parti ritmiche un ulteriore vigore dando vita ad un organismo aggressivo e feroce, ma nel complesso elegante e dalle belle movenze. Le due anime di questo riescono a bilanciarsi vicendevolmente nelle undici tracce che compongono il disco ( di cui due sono brevi intermezzi), alternando  partiture ritmiche più rarefatte che lasciano uno spazio di primo piano ad un basso lento e profondo che viene così assorbito completamente dalla mente di chi ascolta, (CATTLETANK, PICCOLE FABBRICHE), passando per ritmi regolari e solenni (BONGOSAUR), alcuni inglobanti anche una piacevole varietà di suoni (si veda l’arabeggiante melodia di NOI), per poi arrivare a melodie da assalto frontale, che strizzano l’occhio alla vecchia scuola del rave, come OGOP e GLITCHBEATCOMMANDO. 

Un album dunque curato e ben fatto, con un’impronta chiara ed evidente che non risulta assolutamente ripetitiva, parliamo al contrario di un lavoro che s’ascolta tutto d’un fiato. 

Qui di seguito la pagina Soundcloud per l’ascolto di questo e dei precedenti lavori di NUER: