AVEX – BOLO Insider

Gli artisti raccontano le città e le città raccontano gli artisti.
City Insider” è una nuova rubrica in cui chiederemo ai protagonisti delle scene locali di raccontarsi attraverso tre luoghi che sono (o sono stati) punti di riferimento per il loro percorso artistico e personale.
Iniziamo dalla nostra Bologna, culla di tante scene, cercando di comporre una nuova mappa culturale della città.

Episodio 1: AVEX

Appena arrivato a Bologna, circa 3 anni fa, Avex si è fatto subito notare nei cerchi e nelle jam cittadine, alternando fluentemente inglese e italiano nei suoi freestyle. Tra piazze e localetti si è ritagliato uno spazio per esprimersi e farsi notare, fino ad arrivare al suo primo progetto ufficiale, Black Lion, un Ep di sei tracce prodotto da Yuri OG Beats.

Pur essendo un arrivo recente in città Avex l’ha subito vissuta a pieno, gli abbiamo chiesto di raccontare la sua Bologna attraverso tre luoghi:

Piazza Verdi


foto: Radio Città Fujiko

Una delle piazze più significative per me a Bologna è Piazza Verdi. Appena sono arrivato in Italia per fare l’università ho fatto il test d’ammissione in via Zamboni che è perpendicolare a Piazza Verdi. Una volta c’era un bellissimo murales con scritto “storia partigiana”, sono subito rimasto colpito. Poco dopo ho mollato l’università, ma in quella piazza ho fatto un sacco di street-jam in freestyle e balotte (come si dice a Bolo), ma non solo, ho conosciuto molte persone che stimo a livello artistico e con alcune ho stretto un bel rapporto d’amicizia.

Giardino Parker Lennon


foto: Lorenzo De Carlo via Google

Un altro posto di cui ho bei ricordi è il giardino Parker Lennon in Via del Lavoro, zona San Donato. Qui ogni anno organizzavano il Mercatino Verde del Mondo, un evento con stand e cibi tipici di diverse parti del mondo (cucina senegalese, indiana, eritrea/etiope). C’era anche un palco su cui venivano fatti dei live e si esibivano artisti, locali e non, e anche io ho avuto l’occasione di jammare.

Binario 69


foto. Rockit.it

Un altro posto in cui ho suonato per un po’ di tempo è il Binario 69 in Via de’ Carracci, dietro la stazione dopo il ponte. Una volta a settimana io e Fabrizio Fiorilli facevamo un live, lui mi metteva le basi old school storiche e io ci improvvisavo sopra.

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