Arrestati Gallagher e Traffik: hanno rapinato dei fan ed un immigrato

Calci e pugni su quattro giovani fan e su un 50enne bengalese alla fermata, i due sono stati arrestati per aggressione e tentata rapina.

Esattamente un mese fa i due rapper romani Gallagher e Traffik hanno aggredito un gruppo di giovani fan che gli chiedevano un autografo (uno dei quali minorenne) cercando di sottrargli i cellulari, nel corso dell’inseguimento che è seguito alla vicenda il duo ha anche tentanto di rapinare un 50enne bengalese che si trovava alla fermata dell’autobus. Rintracciati dalla polizia sono stati entrambi sottoposti agli arresti domiciliari.

Oltre alla vigliaccheria di aggredire di sorpresa e armati di tirapugni dei ragazzini c’è un fattore di razzismo che rende ancora più infame il loro atto contro il migrante alla fermata.
L’ultimo singolo dei due si chiama infatti Diamanti Razzisti, una risposta al brano No Racism di Jamil che li aveva dissati per via del loro abuso della parola “negro”. Gallagher e Traffik avevano sempre giustificato la “parola con la n” come goliardica e segno di amicizia tra i due, oltre a proclamarsi “cittadini del mondo” mascherandosi dietro le loro origini ecuadoregne. Dopo questo episodio non c’è più scusa che tenga.

Non è un caso isolato: recentemente Traffik ha lanciato il microfono a un ragazzo che lo fischiava sotto al palco dandogli del “negro di merda”. Capiamo che quindi non si tratta di un uso amichevole della parola (che non sarebbe comunque giustificato) ma proprio di un espressione di razzismo che ha trovato sfogo su un ignaro signore che aspettava il bus.
Questo tipo di atteggiamenti non può e non deve essere tollerato dalla comunità hiphop, specie in tempi così bui dal punto di vista umano e politico.

Vi lasciamo un estratto da Il Messaggero che illustra nel dettaglio gli avvenimenti:

Le vittime si erano avvicinate ai due rapper, dopo averli riconosciuti, con l’intento di farsi firmare degli autografi. Ma il loro entusiasmo è stato tradito dalle immediate minacce ricevute, senza preavviso, unite alle violenze fisiche con cui sono stati aggrediti. Con non poche difficoltà erano riusciti a fuggire velocemente a piedi, venendo rincorsi. Durante l’inseguimento, i due aggressori si sarebbero fermati anche a picchiare un cittadino del Bangladesh, di 50 anni, che era in strada ad aspettare l’autobus, riempiendolo di calci e pugni, tentando di sottrarre il cellulare anche a lui, ma non riuscendoci per l’intervento di alcuni passanti. Per scappare dalla furia dei due, lo straniero è finito investito da un’autovettura in transito. Soccorso e trasportato all’ospedale i medici gli hanno riscontrato la frattura della gamba, una volta medicato, è stato dimesso con 30 giorni di prognosi.

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