Al riparo dalle più svariate forme di spettacolarizzazione e magnificazione mediatica, è uscito da pochissimo il nuovo album di Nicolas Jaar, sotto il nome d’arte A.A.L. (Against All Logic). L’album si chiama 2012-2017 e contiene appunto una raccolta dei pezzi prodotti in questo quinquennio.
Inutile dirlo, la scoperta è stata cosa lieta per tutti.
Con questo disco il produttore cileno-americano opera un netto cambio di rotta rispetto alle sue precedenti, e già fra loro eterogenee, fatiche. Per inquadrare il tema che fa da sfondo all’intero album basta guardare il titolo della traccia d’apertura, This Old House Is All I Have: la musica house è infatti un riferimento costante.
Rispetto alle precedenti produzioni, in 2012-2017 i pattern percussivi sono molto regolari, con sample vocali e motivi di pianoforte che ci portano ai tempi d’oro dell’house.
Se brani come Know you e I Never Dream (che è un vero capolavoro) ci terranno con il sorriso per tutta la loro durata, traccie come Cityfade sono invece caratterizzate da un più profondo investimento passionale (basta guardare alle voci del ritornello), rendendo questo album un prodotto completo e vario, con la ricorrenza di un elemento, il richiamo all’house music, che fa da collante.