Gods Of Rap: il tour delle leggende arriva in UK

Tre pesi massimi del rap statunitense hanno annunciato un tour di tre date a maggio nel Regno Unito.

Gods Of Rap celebrerà infatti diversi anniversari dalle uscite di album che hanno fatto la storia negli anni Novanta, ma che sono imprescindibili da rinfrescare nella memoria come un mantra.

Enter the Wu-Tang (36 Chambers) esce nel novembre del 1993 per la Loud Records di Steve Rifkind. Venduta alla Sony nel 2002, l’etichetta è recentemente risorta con l’obiettivo, tra gli altri, di ripromuovere dischi come Capital Punishment di Big Pun e lo stesso Enter the Wu-Tang, dove un roster di nove MCs contemporanei dovrebbe riprendere individualmente le parti dei componenti originali della band. Non una semplice re-issue, quindi, ma un’idea che si colloca perfettamente accanto alla scelta di proporre un tour per i 25 anni dall’uscita di un semplice debut album che ha rovesciato le sorti del rap a scala mondiale.

I Public Enemy portano sui palchi inglesi It Takes A Nation Of Millions To Hold Us Back, che celebra il suo trentesimo anniversario. Nel 1988 il disco fu la consacrazione del gruppo di producers della Bomb Squad, con tracce storiche caricate di thrash metal come Bring The Noise e She Watch Channel Zero?!, ma al tempo stesso sollevò svariate polemiche per le dichiarazioni di Professor Griff sul popolo ebraico in un’intervista al Washington Times. Se oggi sputare sentenze in mondovisione è diventato uno sport popolare, tanto che i messaggi perdono completamente di significato, trent’anni fa i Public Enemy erano maestri indiscussi delle parole scomode e hanno costruito una carriera sfruttando al meglio la loro potenza espressiva, nel bene o nel male.

In un immaginario tuttora ancorato a stereotipi preistorici fatti di pistole, bitches e macchinoni, i De La Soul con 3 Feet High And Rising hanno scardinato il portone attraverso il quale si entrava nella hall of fame: non abbiamo bisogno di aggrapparci all’immaginario gangsta per fare rap. Le logiche dei grandi numeri e delle uscite col botto sembra non abbiano interessato la band nemmeno in tempi recenti: l’ultimo loro disco And The Anonymous Nobody… è stato finanziato da una campagna Kickstarter. Partendo dal niente come dei veri Signori Nessuno, hanno raccolto circa seicento mila dollari dai fan che volevano un altro disco dopo 12 anni di silenzio.

“Zero marchette” continua ad essere il mantra di una band che trent’anni fa si faceva strada con stoicismo tra i tanti archetipi becero-machisti degli anni Novanta, ed oggi è in grado di stare in piedi e lanciare pochi ma importanti messaggi.

Per usare le parole di RZA in un’intervista per Hip Hop Core del 2005:

Non sapremmo dire se il rap allora fosse qualitativamente migliore, ma due cose sono certe: le persone coinvolte erano pochissime, e non erano manovrate da alcun tipo di società o major.

Ha senso riproporre questo tipo di esperienze nel 2019? Potete scoprirlo da voi.

Le date di Gods Of Rap:

10 Maggio – Wembley Arena, Londra

11 Maggio – Manchester Arena, Manchester

12 Maggio –  SSE Hydro, Glasgow